OMEGNA- 24-02-2023-- Nel novantesimo anniversario dell'invenzione della Moka Bialetti la Fondazione Parco vuole proporre il primo allestimento immersivo che racconti il territorio e i suoi prodotti in maniera moderna, divulgativa e allo stesso tempo approfondita. Il progetto ideato permette di partecipare al bando PNRR T.o.c.c. (Transizione digitale organismi culturali e creativi) e coinvolge i maggiori conoscitori del sistema produttivo, storyteller e allestitori multimediali; in caso di approvazione, inoltre, si prevede di condividere la progettualità con le Università del territorio.
“Moka, design e caroselli. I casalinghi dal dopoguerra alla realtà aumentata” è un processo che tende alla costruzione di un “museo relazionale”, una realtà dinamica, luogo di esperienza conoscitiva, aggregazione sociale, addirittura di ridefinizione identitaria dei singoli e delle collettività, grazie alle innovative tecniche di allestimento. Il percorso narrativo che si realizzerebbe tramite il digitale e la realtà aumentata costituirebbe un format nuovo e completo, in grado di provocare l’intera sfera sensoriale del visitatore, attraverso profumi, gusti, sensazioni tattili, parole e colori. L’esperienza multisensoriale sarà basata su una sceneggiatura di Matteo Severgnini con installazioni digitali di Aurora Meccanica di Torino, azienda già coinvolta per la realizzazione del Museo Rodari.
La sede deputata per l'esperienza immersiva è la più naturale e idonea: il centro culturale e museale di Omegna, ovvero il Forum, gestito da Fondazione Parco, già curatore del Museo Rodari, inaugurato a ottobre 2021. Il progetto ha finalità di divulgazione culturale, didattica, turistica nonché antropologica, lavorando sulla memoria storica delle generazioni locali che nei decenni della seconda metà del ‘900 hanno trovato occupazione (fino ad arrivare al 70% delle proprie unità) nel distretto del casalingo.
“Il museo del casalingo è una necessità e un'occasione importante per Omegna per migliorare la sua offerta museale e per farsi conoscere – afferma la vice sindaco reggente Mimma Moscatiello –. La storia di Omegna è strettamente legata alla storia dell'industria del casalingo. Sono particolarmente felice che il gruppo di lavoro ha saputo concretizzare un’idea di museo moderno, dinamico e attrattivo. Grazie alla creatività di tutti si avrà un'ulteriore eccellenza e bellezza a Omegna. I musei esperienziali devono essere sempre più un’offerta turistica per la nostra città”.
Il Comune di Omegna è uno dei partner della Fondazione Parco. Gli altri sono: Provincia del VCO, Upontourism (struttura interdipartimentale dell’Università del Piemonte Orientale, attiva nella definizione di obiettivi strategici in relazione ai principi dello sviluppo sostenibile applicati al turismo), Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti, H20N e Canottieri.
Importante ricordare che la Fondazione Parco raccoglie dal 1998 un regesto storico del più importante polo di produzione di casalinghi italiano: 3.000 oggetti di aziende di fama mondiale, nate e sviluppatesi a Omegna, tra cui Bialetti, Lagostina, Alessi, Piazza, Girmi. L'archivio raccoglie pezzi in vendita e fuori produzione, prototipi, testimonianze, cataloghi, materiale pubblicitario e saggistica di settore. Il prossimo passo sarebbe quindi quello di tramutare un museo statico come quello attuale in una straordinaria e avveniristica esperienza immersiva.