LOREGLIA - 14.08.2015 - Incontrò per la prima volta
il futuro san Giovanni Bosco quando aveva appena 14 anni. In quell'occasione Felice Giulio Cane, poi diventato prete nel 1894 e scomparso nel 1951, era in compagnia dell'omegnese Andrea Beltrami. La figura del religioso cusiano sarà ricordata oggi dalla comunità in cui è cresciuto, Chesio, frazione di Loreglia, nell'ambito delle manifestazioni per il secondo centenario della nascita del santo dei giovani. Alle 18 sarà celebrata una messa nella parrocchiale a cui farà seguito la visita alla tomba dei benemeriti del paese (nel cimitero locale dal 2002 sono sepolti anche i resti del sacerdote) e alla chiesa della Madonna della Cravetta, il cosiddetto tempio della Vittoria la cui costruzione fu promossa proprio da Cane. La giornata si concluderà, dalle 21, con un concerto di Giovanni Cerutti all'organo, Luca Barchi al saxofono e al fagotto, e Gaia Castiglioni al clarinetto. Nella prima parte in programma musica sacra, nella seconda partiture moderne e classiche. Nell'intervallo lo storico Lino Cerutti si soffermerà su don Felice e sul suo legame con il paese natìo dov'era nato il 30 gennaio 1869. Svolse il suo ministero a Parma, Verona, Trento, Moncalieri e Torino: nel capoluogo sabaudo dal 1913 fu confessore nella chiesa di San Giovanni Battista. Di raffinata cultura, ricoprì cariche di grande prestigio all'interno della congregazione salesiana spaziando dal terzo congresso internazionale dei cooperatori al primo (nel 1911) e al secondo (nel 1920) degli ex allievi sino ai comitati per l'incoronazione dell'Ausiliatrice, per il monumento a don Bosco e per il primo centenario della sua nascita. A Chesio donò lo stendardo dell'Ausiliatrice, un baldacchino e degli arredi e dei paramenti sacri, e fu protagonista per decenni della vita sociale, animando ogni iniziativa in grado di aggregare la comunità nel segno della tradizione segnata da un forte sentimento religioso. Ha firmato una monografia su “Chesio e la valle Strona” per onorare i caduti della prima guerra mondiale.