ORTA - 04.08.2015 - "Ormai sono passati 15 anni
e posso confessarlo. Non ci fu nessuno scandalo. Quello di Matilde fu solo uno scherzo riuscitissimo". Il pittore alsaziano-varesino Dietrick Bickler sino a domenica ha esposto le sue opere a Belgirate, l'occasione per tirar fuori dall'album dei ricordi una vicenda che nell'estate e nell'autunno del 2000 fece lungamente discutere: l'opera un po' osè (una bella ragazza con il fondoschiena al vento) che l'artista realizzò sulla parete esterna di una casa in frazione Legro di Orta nell'ambito del progetto “Il cinema messo al muro” che ha trasformato il borgo cusiano in un paese dipinto. Bickler scelse di rendere omaggio a un film di Dino Risi, “La stanza del vescovo”, tratto da un romanzo di Piero Chiara e interpretato da Ugo Tognazzi e Ornella Muti. "Fu una vicenda bellissima e incredibilmente divertente - racconta -. Tutto nacque da un'idea dell'allora sindaco Fabrizio Morea che riuscì a sfruttare in modo fantastico, per far conoscere sempre di più Orta, quello “scandalo”. Fu persino indetto un referendum per decidere se Matilde doveva essere rivestita. Addirittura dei turisti vennero apposta dall'Inghilterra per vedere Matilde, ma il pullman su cui viaggiavano rimase incastrato nel sottopasso all'ingresso di Legro e fu necessario, per consentirgli di proseguire, sgonfiargli le ruote".