OMEGNA-19-08-2018- Con l’inizio della 115a edizione dei festeggiamenti di San Vito è stato possibile provare una novità: l’area gastronomica “Cittadella del gusto” che si trova luogo presso il tendone dell’oratorio. Nella serata di ieri, sabato 18 agosto, più di cento sono stati gli avventori che si sono saziati con i piatti preparati e serviti da Ablo, Kenzio Bellotti, il gruppo famiglie dell’oratorio, la Caritas, l’associazione S. Vincenzo, gli Alpini e gli attivi ragazzi di San Vito Giovani. Grande entusiasmo in cucina tra i volontari di Ablo, ancora una volta impegnati in attività di rilievo nell’ambito turistico omegnese: “Ci teniamo ad Omegna ed è per questo che siamo così attivi, perché è Omegna, e Omegna ci risponde” spiegano alcuni di loro. Don Gian Mario, parroco cittadino, ha spiegato quali sono i capisaldi alla base della nascita dell’area gastronomica: “Lavorare insieme come volontari e associazioni; avere uno sguardo di solidarietà ed attenzione al territorio in un momento di condivisione e promozione dei gusti e delle realtà locali; far abitare la città e l’oratorio nei giorni della festa”. Per tutte le serate della festa, fino al pranzo degli omegnesi di lunedì 27 agosto, associazioni attive sul territorio della riviera cusiana contribuiranno al corretto svolgimento dell’area con lo scopo di “creare un fondo comune poi gestito dalla Fondazione Comunitaria del Vco che promuoverà poi dei bandi a favore della promozione culturale e sociale della nostra zona” ha riferito Roberta Oldrati del gruppo parrocchiale di Crusinallo; presentando un caso che la riguarda da vicino, Oldrati vede per esempio come possibile evento straordinario la ristrutturazione dell’oratorio di S. Luigi grazie ad un contributo di questo fondo. Presente alla cena anche l’assessore omegnese al turismo Mattia Corbetta: “La ‘Cittadella del gusto’ è un’opportunità importante perché vengono proposti prodotti locali dalle stesse associazioni che nel corso di tutto l’anno operano per rendere vivace il nostro territorio”. Poi conclude: “La Pro Loco non era più in grado di gestire quest’area, questa novità permette di mostrare come insieme, con varie collaborazioni, si ottengano risultati significativi”. (E.C.)