1

omegna illustre 26luglio

OMEGNA- 26-07-2018- Perché il lungolago di Omegna è deturpato da ‘impropri’ condomini? Perché a un certo punto del suo percorso la Nigoglia scompare? E perché l’ingresso a Sud sembra introdurre a una città fantasma?

Omegna può gettare alle sue spalle l’ingombrante passato industriale che ancora la connota e diventare meta di un turismo familiare attento ai valori della ‘sostenibilità’ e dell’‘etica’?

È da queste domande che parte la riflessione di Pietro Pasini, Storico Conservatore di professione, cultore del bello per vocazione, chiamato dall’Assessore Comunale alla Cultura, Sara Rubinelli, e dall’Assessore Comunale alle Politiche dell’Assistenza, Sabrina Proserpio, a raccontare la storia della città di Omegna e del suo territorio.

L’appuntamento, fissato per domenica 29 luglio, alle ore 18.30, sulla zattera nel golfo, sarà moderato da Alberto Poletti, Direttore di Forum Omegna, che, con Pietro Pasini, ripercorrerà le serrate evoluzioni industriali della nostra città evocando gli scenari percorribili nella direzione di interventi universalmente riconosciuti come ‘belli’ e in cui gli omegnesi possano realmente riconoscersi.

“Il bello è oggettivo – è la convinzione di Pietro Pasini –: non è mai opinabile, è bello e basta. Teorie criminologiche illuminanti come quella delle cosiddette ‘finestre rotte’ dimostrano che la deturpazione dei luoghi, lo sfregio del bene pubblico, la sosta selvaggia e il vandalismo in generale ingenerano in chi li vive e subisce una spirale di comportamenti anti-sociali contro i quali solo il ‘bello’ può fornire una risposta concreta”.

“Il richiamo di Pietro Pasini, che ringrazio per il suo prezioso apporto – sottolinea l’Assessore comunale alla Cultura e all’Istruzione, Sara Rubinelli –, fa riferimento a una psicologia urbana che va ben oltre la pur fondamentale conservazione dell’architettura e del paesaggio. Bisogna tornare a promuovere il bello per il benessere della città e dei suoi abitanti. Riflettere su questi temi è un importante punto di partenza contro un relativismo dilagante che sembra ormai dare peso a qualsiasi ‘pseudo-estetica’ che riceve un po’ di ‘mi piace’ sui social media”.

 

 

 

 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.