OMEGNA – 23-07-2018 – In contrazione, seppure contenuta,
l’export dei casalinghi di Omegna (-3,5%), in un quadro globale del Piemonte che -in materia di esportazioni appunto- fa segnare, a inizio anno, un significativo +7,5% rispetto allo stesso periodo del 2017. Emerge dalla fotografia scattata dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, che nella giornata odierna ha diffuso i dati sugli undici distretti tradizionali piemontesi e i due poli tecnologici.
Con 145 milioni di euro di export in più rispetto al primo trimestre dello scorso anno, il Piemonte si colloca al secondo posto (dopo la Lombardia) tra le regioni italiane ad alta intensità distrettuale per l’aumento in valore delle esportazioni. In questo quadro, sette distretti su undici hanno visto crescere le proprie esportazioni -su tutti Orafo di Valenza (+20,9% rispetto al primo trimestre 2017) e Vini delle Langhe, Roero e Monferrato (+13,4%)- mentre a soffrire è proprio il Casalingo nel Cusio. Cusio che, però, insieme alla Valsesia, fa segnare segno positivo (1,7%) nelle Rubinetterie e valvolame.
Mercati di maggiore interesse per le esportazioni risultano essere la Svizzera, il Regno Unito e la Francia, mentre sembra scemare l’appeal di Hong Kong, Austria e Turchia. “Lo scenario futuro rischia di essere condizionato dalla recrudescenza delle minacce protezionistiche emerse nelle ultime settimane. Nonostante tutto, le attese per i distretti piemontesi sono, al momento, positive anche per la seconda parte dell’anno”, così la Direzione studi e ricerche di Intesa San Paolo.