OMEGNA- 05-07-2018- Anche Liberi e Uguali Vco scende in campo al fianco dell'Anpi e critica la scelta dell'Amministrazione Comunale Omegnese di intitolare un pezzo della Piazza Martiri della Libertà al Generale Armando Diaz. Nei giorni scorsi l'Anpi aveva emesso un comunicato al riguardo: "In merito all’ordine del giorno presentato dalle forze dell’attuale maggioranza per “impegnare il Consiglio Comunale ad intitolare l’attuale Piazza Martiri della Libertà al Maresciallo d'Italia Armando Diaz, Capo di Stato Maggiore, Duca della Vittoria” la Sezione ANPI di Omegna e Zona Cusio, meravigliata e sconcertata per il fatto stesso che possa essere stata concepita una tale proposta, sttoolinea come tale iniziativa non può che apparire un ulteriore attacco alla memoria e ai valori della Resistenza. Gli estensori del documento ritengono ”ridondante” il ricordo della lotta partigiana nella toponomastica della città, dimenticando che fu proprio in quel periodo che essa si distinse e assunse un ruolo da protagonista nella storia nazionale: proprio in ragione di questo fu insignita della medaglia d’oro al valor civile, la cui motivazione recita tra l’altro: “Oggetto di feroci rappresaglie, sorretta da una profonda fede in un’Italia libera e democratica, sopportava la perdita di un numero elevato dei suoi figli migliori, dando luminoso esempio di eccezionale solidarietà, di incrollabile fermezza ed amor patrio.” In ragione di questo motivo nel tempo si è ritenuto di rendere il dovuto omaggio a chi ha sacrificato la vita e profuso il suo impegno per contrastare l’occupazione nazista e l’infame diatura fascista. Impegno abbracciato da giovani e meno giovani di diversa estrazione sociale, culturale e polica che la nostra città ha ritenuto di omaggiare con l’intitolazione di luoghi nei quali avevano vissuto o avevano operato nel corso dell’esperienza resistenziale e riassunta per tutti i Caduti di allora proprio nella dedica della piazza in quesone ai “Martiri della Libertà”. È appena il caso di ricordare che in quasi tutte le città grandi e piccole del nostro Paese esiste un luogo dedicato al ricordo dei Martiri della Libertà, che si vorrebbe cancellare proprio nella città da sempre considerata “culla” e simbolo della Resistenza nell’Alto Novarese. Riguardo al ricordo della cosiddetta Grande Guerra, si sottolinea che non mancano in città vie e piazze dedicate alla sua memoria (a titolo di esempio, la via più lunga del Comune è intolata al 4 novembre 1918, Anniversario della Vittoria e una piazza ad essa adiacente a Vittorio Veneto, certo non in quanto città), né ci sembra motivato da particolari legami con la nostra realtà l’omaggio proposto al Generale Diaz; a meno che lo scopo recondito di qualcuno tra i proponenti sia quello di omaggiare, oltre al Diaz generale della vittoria, anche il Diaz ministro della guerra del primo governo Mussolini. Ci pare quindi “infondata e antistorica” e decisamente provocatoria proprio questa improvvida proposta, tenuto conto del fatto che sulla piazza stessa, oltre al Monumento ai Caduti di tutttie le guerre è posto anche il Monumento al Partigiano, opera dello scultore omegnese Lanfranchi, e soprattutto del fatto che su questa stessa piazza, il 3 agosto 1944, furono fucilati dai nazifascisti tre partigiani ricordati da un piccolo cippo posto sul luogo dell’esecuzione e infine del fatto che essa si trova a breve distanza dal Largo Cobianchi, dove il 26 novembre 1944 vennero fucilati altri tre partigiani dai militi fascisti di stanza a Omegna. Non paiono queste movazioni storiche e sufficienti a giusficare l’intitolazione della piazza ai “Martiri della Libertà”? La Sezione Anpi di Omegna invita quindi chi riveste incarichi politici e amministrativi a vigilare ed agire secondo i principi e i valori costituzionali in virtù dei quali sono stati chiamati ai loro compiti istituzionali e sollecita le Associazioni democratiche e i cittadini tutti a vigilare e mobilitarsi affinché tali valori e principi, che troppo spesso vediamo oggetto di attacchi ai più diversi livelli, siano difesi con decisione". "Sottoscriviamo- queste le parole di Leu- ogni singola parola del Comunicato degli amici dell'Anpi.