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paolo marchioni

OMEGNA- 24-05-2018- Si chiude, dopo 15 anni di contenzioso, la questione dei derivati che ha visto protagoniste l'Amministrazione Comunale omegnese e la Banca Unicredit. L'esito della conclusione è affidato ad un comunicato stampa emesso dal Comune di Omegna e che riportiamo integralmente: 

A meno di un anno dal suo insediamento, il Sindaco di Omegna, Paolo Marchioni, e la sua Giunta, hanno scritto la parola “fine” sul contratto pendente tra il Comune e Banca UniCredit in merito agli strumenti di finanza derivata, sottoscritti nel 2003  dall’allora Amministrazione in carica e successivamente rimodulati nel 2004 e nel 2006.

Alla presenza del mediatore dell’organismo bancario/finanziario, Giorgio Corno, presso il suo studio legale di Milano, lo scorso 22 maggio, il Sindaco Marchioni, assistito dai propri legali Paolo Scaparone ed Elio Michele Gnocato da una parte, e il procuratore di UniCredit, Emanuele Balbo di Vinadio dall'altra, hanno sottoscritto il verbale definitivo di conciliazione della lite pendente tra le parti, risolvendo e chiudendo con transazione tombale la partita dei contratti derivati del Comune.

Una “scomoda” eredità che, già nel 2010, aveva fatto riscontrare ingenti perdite generate nel bilancio comunale ma per le quali nemmeno l’annullamento in autotutela, deciso nel 2012 in via unilaterale dalla Giunta omegnese, era risultato decisivo. La sentenza favorevole del T.A.R. Piemonte era stata, infatti, successivamente annullata dal Consiglio di Stato che,  con decisione pubblicata il 30.06.2017, aveva accolto il ricorso di Banca UniCredit e annullato gli atti amministrativi impugnati.

La questione dei derivati è, dunque, tornata sulla scrivania del Primo Cittadino in carica dallo scorso 27 giugno che, scartato il ricorso alla Suprema Corte di Cassazione ha, invece, optato per un procedimento di mediazione bancaria / finanziaria, con il chiaro intento di chiudere una volta per tutte la questione.

Come spiegato dallo stesso Sindaco di Omegna, Paolo Marchioni: “Siamo finalmente giunti alla risoluzione consensuale definitiva del contratto i cui dettagli economici non possono essere resi noti, a causa di una clausola di riservatezza della durata di tre anni richiesta dalla Banca. Trascorso detto termine contrattuale, l’Amministrazione si farà naturalmente carico di render noti alla cittadinanza i termini dell’intervenuta transazione, che sono molto favorevoli al nostro Comune. Quello che vorrei fosse chiaro ai cittadini è che spingerci verso un ulteriore grado di giudizio, tra l’altro arbitrale e senza alcuna certezza d’esito favorevole per il nostro Comune, avrebbe comportato una probabile soccombenza per l’intero importo del debito e per le nuove spese legali. L’ipotesi più plausibile sarebbe stata l’esborso di circa 200 mila euro solo di spese per il collegio arbitrale, oltre alle spese legali di difesa di parte, che avrebbe messo in ginocchio l’Amministrazione comunale per almeno dieci anni. Inoltre, si prefiguravano ulteriori tempi lunghi in attesa del giudizio civile e, con essi, il conseguente protratto inutilizzo di ingenti somme, che avremmo dovuto continuare ad accantonare annualmente a Bilancio, senza poterle spendere per servizi indispensabili ai cittadini. Ora, invece, con l’esecuzione dell’accordo transattivo, ogni pendenza verrà estinta, senza debiti fuori bilancio, e il Comune potrà riprendere a pianificare i propri investimenti, senza questa spada di Damocle sulla testa. Chiudo precisando che non spetta al Comune valutare se vi siano state responsabilità in capo ai vecchi amministratori per la stipula di detti derivati nel periodo 2003-2006: sarà la Corte dei Conti, alla quale la transazione sarà inviata a breve  dal Comune, a giudicare d'ufficio se sia il caso di richiedere ad alcuno somme per possibile danno erariale. Personalmente ritengo che non vi sia stato danno erariale, conoscendo i termini dell'intervenuta transazione, avendo noi chiuso la partita alle migliori condizioni. Ringrazio infine la Giunta e il Consiglio Comunale di Omegna, per aver supportato e votato a favore della transazione da me istruita e proposta. Abbiamo reso tutti un ottimo servizio alla collettività omegnese”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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