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OMEGNA- 19-05-2018- La 57°edizione della Triennale del Mobile, la grande mostra sulle nuove tendenze del design internazionale, che si era tenuta presso l’omonimo palazzo di viale Alemagna lo scorso mese, aveva visto sfilare un secolo d’Italia: la storia del design italiano raccontata attraverso 180 pezzi iconici del ‘900, creazioni che hanno vinto il tempo e la moda per fissarsi nella memoria collettiva, un viaggio affascinante su come i grandi nomi del “Made in Italy” hanno cambiato la vita quotidiana del mondo.

Organizzata da Chiara Alessi, la rassegna esibiva dalla Vespa Piaggio alla bici smontabile Graziella, dalla Fiat 500 alla Panda, dalle Superga “da tennis” alla lampada Artemide fino alla Lettera 22 Olivetti: tutte forme reali di un’Italia che produceva qualità insegnando al mondo intero il gusto del bello.

Spiccava, all’interno della lambiccata esposizione, la Moka originale disegnata dal genio di Alfonso Bialetti nel 1933 e costruita nello stabilimento di Crusinallo in milioni di esemplari e commercializzata in tutti i continenti dal figlio Renato, “l’omino coi baffi”. I vassoi come la caffettiera e lo spremiagrumi, entrambe creazioni di Philippe Starck per Alessi, donavano poi ulteriore omaggio al lavoro cusiano del secolo passato nonché erano le uniche presenze industriali del Vco alla mostra.

 

 

 

 

 

 

 

 

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