GRAVELLONA TOCE- 26-04-2018- “Formazione e controllo dell’informazione”: sono le parole chiavi che ha utilizzato Gianni Oliva, docente storico e giornalista tra i più apprezzati in Italia, oratore ufficiale della festa del 25 aprile a Gravellona Toce. “La memoria della resistenza come tutte le memorie ha una sua data e durata. Per ragioni anagrafiche -ha ricordato Oliva- quella generazione è quasi scomparsa”. In piazza Resistenza infatti, mercoledì 25 aprile era presente solo il partigiano Dario Vinotti di quasi 94anni. Vinotti nei giorni precedenti alla festa di liberazione, ha incontrato gli studenti dell’istituto comprensivo Galileo Galilei, per raccontare loro come ha vissuto la lotta della resistenza da partigiano. Lo storico Oliva, come suo costume, non ha deluso le persone (oltre un centinaio), presenti in piazza con le associazioni cittadine che, hanno partecipato alla manifestazione del 25 aprile e assistito al suo discorso. La sua è stata una vera e propria “lezione” storica e culturale su come si sono formati i regimi come il nazismo e il fascismo, senza risparmiare critiche alla scuola italiana. “Il Paese e, soprattutto -ha spiegato l’oratore-, la scuola deve insegnare alle nuove generazioni la storia della nostra Repubblica. La nostra generazione ha imparato a conoscere il valore della pace sentendo raccontare da chi ha combattuto il nazifascismo, visto gli orrori, vissuto la fame e fatto la guerra. Quei racconti hanno formato la nostra memoria ma, dopo due generazioni termina e inizia la storia”. Per Oliva a scuola si studia poco la storia contemporanea del nostro Paese a partire dal rinascimento e il regno Sardo-piemontese. Secondo il professore, se la scuola insegnasse di più agli studenti delle scuole superiori la storia contemporanea si compirebbe una vera e propria rivoluzione culturale per il nostro Paese. Gli studenti della scuola media, per ricordare l’anniversario del 73esimo anno della festa del 25 aprile, il 24 aprile presso la palestra, hanno tenuto uno spettacolo teatrale denominato “Nuovi inizi”.
G.P.C.