OMEGNA-31-03-2018 - Stefano Moriggi insegnante
presso l’Università Bicocca, durante l’incontro pubblico “Lente Digitale: la rappresentazione della realtà attraverso i vecchi e i nuovi media tra verità e mistificazione”, ha saputo sorprendere i numerosi presenti dimostrando come le bufale o le fake news in realtà esistano da sempre ma solo con l’avvento di internet ed il cambio di paradigma della comunicazione, affiancato ad un approccio solamente tecnologico al nuovo mezzo di comunicazione, oggi permetta più facilmente una diffusione di notizie false. Come non ricordare la corrente filosofica dei sofisti che per suffragare le loro tesi utilizzavano e manipolavano la realtà oppure la ricerca spasmodica di fatti concreti ed incontrovertibili che durante la rivoluzione industriale, preso quasi un valore positivistico, andava a scontrarsi con una società in profondo mutamento dove il sapere si trasforma lentamente in una sorta di “raccolta e sommatoria di più fatti”. Oggi il digitale, complice la difficoltà di definire le fonti attendibili, costringe l’uomo ad una costante ricerca critica ad andare in profondità e quindi ad esporsi al pericolo di “mettere in gioco” le proprie opinioni e di affrontare ciò che il nostro cervello è abituato a fare cioè la capacità di proporre schemi ricorrenti (pattern) e lo spasmodico tentativo di ricercare conferme nelle proprie credenze pregresse, noto in psicologia con il nome di bias cognitivo.
Samuel Piana