OMEGNA- 02-03-2018- Il Sindaco di Omegna, Paolo Marchioni, ha inviato una lettera rivolta al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e all’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, ponendo all’attenzione la richiesta di un gruppo di genitori di Omegna contro l’applicazione della norma contenuta nella legge 119/17.
La richiesta di alcuni genitori della città di Omegna è di consentire ai figli non debitamente assoggettati a vaccinazione di concludere l’anno scolastico 2017/2018, contrariamente ai termini stabiliti e già prorogati dalla legge del 31 luglio 2017, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale.
Una richiesta, quest’ultima, del tutto simile a quella di altri genitori ma che lo scorso 15 febbraio un’ordinanza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte ha ulteriormente respinto. Nello specifico, la domanda cautelare di due genitori contro il diniego di accesso alla scuola dell’infanzia della propria figlia è stata respinta dopo aver rilevato che la minore in questione non è mai stata sottoposta alle vaccinazioni obbligatorie, né ha mai presentato alla scuola, nel termine prorogato dell’11 settembre 2017 (e nemmeno successivamente) la formale richiesta di vaccinazione all’ASL competente.
Il Tribunale ha altresì ritenuto “illegittimi” i colloqui preventivi “pretesi” dai genitori con i medici della suddetta ASL e sentenziato, in definitiva, che per essere riammessa alla frequenza scolastica la minore dovrà essere sottoposta alle vaccinazioni obbligatorie.
“Pur non volendo contravvenire alla legge e senza sottovalutare l’importanza della prevenzione vaccinale per tutelare la salute della collettività – ha concluso il Sindaco di Omegna –, mi allineo personalmente ai colleghi Sindaci che, prima di me, si sono rivolti al Governo sottolineando come l’esclusione dei bambini dagli istituti scolastici prima del termine naturale dell’anno scolastico possa comportare una indiretta forma di incisione su di loro, ancor più che sui genitori. È al loro benessere e al rapporto con i compagni che va principalmente il mio pensiero nello scrivere alo Ministro e all’Assessore regionale”.