QUARNA SOTTO-21-11-2017- È perplesso circa il futuro dell’Unione montana della Valle Strona e delle Quarne il sindaco di Quarna Sotto Paolo Gromme, intervenuto alla luce dei recenti fatti di cronaca che hanno visto la richiesta di uscita di Germagno da tale Unione da parte del sindaco Sebastiano Pizzi ed il seguente annullamento dell’atto da parte del Tar Piemonte. “Le realtà dei nostri Comuni – sostiene Gromme – sono caratterizzate da un equilibrio raggiunto a fatica, sia per le minime dimensioni strutturali, sia per le difficoltà ed i problemi finanziari che ci riguardano. Agire in unione fra più Comuni è più agevole e produttivo per certi versi, ma più difficoltoso per altri”. Gromme è anche impegnato nel promuovere la fusione dei comuni quarnesi convinto che “bisogna consentire a chi dovrà guidare il comune unico di Quarna di operare con una struttura più articolata e con una migliore disponibilità economica”. Il sindaco di Quarna Sotto ha poi criticato l’uso improprio di Facebook: “sta diventando veicolo di notizie, provocazioni, proposte e giudizi che dovrebbero essere trattate in altre sedi; ne è un esempio la proposta di Paolo Marchioni a Sebastiano Pizzi per un possibile accorpamento di Germagno con Omegna”; dallo stesso social network era emersa il mese scorso la notizia di una possibile fusione tra Loreglia e Quarna Sopra. Gromme ipotizzando la possibilità di intesa tra Germagno e Omegna si chiede dunque “se questo percorso porterebbe nel 2019 al termine dell’Unione”. Il sindaco quarnese ha concluso speranzoso augurandosi che tutti cerchino “di lasciare a chi ci sostituirà nelle cariche che ricopriamo oggi una situazione migliore di quella odierna”. (E.C.)