QUARNA SOPRA- 08-11-2017-  “Questa vuole essere come una chiacchierata al bar” ha esordito il quarnese Andrea Dipietromaria che ieri sera, mercoledì 8 novembre, presso la palestra della scuola primaria di Quarna Sopra, ha funto da relatore della serata da lui promossa e sostenuta dalle associazioni quarnesi per discutere tra compaesani della questione relativa alla possibilità di fusione delle Quarne. Un centinaio le persone intervenute, tra cui molti giovani e ragazzi interessati al futuro del loro territorio. Dopo un’analisi dei dati economici e del declino demografico, Dipietromaria ha sottolineato come “Quarna è già unita, non però sulla carta d’identità. “Bisogna ragionare su un progetto imprenditoriale – ha continuato – per creare un’autonomia economica e incentivare le persone ad abitare qui”. Pier Franco Midali, vicesindaco di Borgomezzavalle, ospite della serata, ha parlato nelle veci del sindaco Alberto Preioni dell’esperienza di fusione di Seppiana e Viganella. “I vantaggi economici ci sono – ha affermato – e certamente il soldo aiuta tanto ma non sempre risolve le questioni: serve la convinzione della gente e bisogna credere nel territorio”. Ha poi sostenuto che “la paura di perdere qualcosa è lecita ma bisogna guardare avanti perché bisogna sopravvivere”; alla fine però “è il cuore della gente che va ascoltato”. Saziati i dubbi dei presenti, chi per il “sì”, chi per il “no”, sono intervenuti i due sindaci: Carlo Quaretta, sindaco di Quarna Sopra, ha espresso le perplessità del consiglio comunale circa la questione che “deve essere valutata meglio perché al momento non ci sono le idee abbastanza chiare”; aria diversa a Quarna Sotto dove il sindaco Paolo Gromme ha espresso il proprio benestare all’atto di fusione e quello del consiglio intero. Intanto, Quarna Sotto attende la risposta di Quarna Sopra circa la richiesta ufficiale di un consiglio comunale congiunto tra le due Amministrazioni. (E.C.)