GRAVELLONA TOCE 19-10-2017- Grande presenza di pubblico martedì 17 ottobre in biblioteca a Gravellona Toce, per ascoltare l’ex docente di storia e filosofia, sulla storia della presa del Palazzo d’Inverno a Pietrogrado e la rivoluzione russa. Ad organizzare la serata pubblica in biblioteca, nell’ambito della rassegna di “Ottobre culturale gravellonese”, con Massimo Flematti, già docente di filosofia e storia a Milano e al Liceo Cavalieri di Verbania, è stata la sezione Cai di Gravellona Toce. “Un anniversario quello caduto il 17 ottobre del 1917 -ha ricordato Roberto Birocco- che ha segnato il crollo del “vecchio” e inciso tantissimo sulla storia recente del mondo”. Il presidente della sezione Cai di Gravellona Toce, Loris Babeto, ha commentato: “Con l’amico e socio Cai Flematti, si sono tenuti due importanti momenti a Cortevecchio, sulla storia della rivoluzione russa e gli abbiamo chiesto di tenere anche una serata per la comunità gravellonese”. L’ex insegnante ha aperto l’incontro pubblico con la Marsigliese “russa” e non con l’Internazionale socialista, perché ha spiegato: “Era l’inno che si cantava nelle strade di Pietrogrado prima della rivoluzione russa. La storia della rivoluzione è molta complessa -ha spiegato Flematti- e non inizia nel 1917 ma, molto prima, con i cortei e le proteste delle donne e dei contadini”. L’ex docente, nel raccontare gli avvenimenti della rivoluzione dei bolsceviti, che hanno portato nell’ottobre del 1917 lo zar Nicola II Romanov ad abdicare per le forti difficoltà in cui versava l’Impero russo, ha svelato le cause che sono state all’origine della caduta dei Romanov e la presa del Palazzo d’Inverno del governo provvisorio a Pietroburgo. “La rivoluzione russa -spiega Flematti-, scoppia l’8 marzo nel giorno della ricorrenza della festa della donna e, secondo il calendario Giuliano il 23 febbraio del 1913 che, corrisponde per il calendario Gregoriano al 17 ottobre 1917 e si conclude tra la notte del 24 e il 25 ottobre, con la presa del Palazzo d’Inverno, sede del governo provvisorio”. Ma quali sono state le cause che hanno portato alla caduta dello zar Nicola II e allo scoppio della rivoluzione del 1917. A detta dell’ex docente due sono state le cause che hanno generato la presa del Palazzo d’Inverno dei Soviet, una interna e l’altra esterna. “La prima causa sulla caduta dei Romanov, va ricercata alla drammatica, pesante condizione economica e sociale che vivono i contadini e la popolazione; la seconda invece -ha aggiunto Flematti- è dovuto all’entrata in guerra nel 1914 della Russia, per difendere gli amici della Serbia”. La serata che si è protratta fino a tarda notte, è stata un’occasione straordinaria, per conoscere con più cognizione le cause e la storia che ha originato la caduta di Nicola II Romanov e l’avvento della rivoluzione dei Soviet.
G.P.C.