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incontro frontalieri

GRAVELLONA TOCE- 27-09-2017- Torna a galla il problema degli indebiti degli ex frontalieri percepiti dall’Inps per somme di indennità di disoccupazione speciale non dovute. E’ quanto emerso lunedì 25 settembre dalle dichiarazioni del sindacato transfrontaliero italiano e svizzero, durante la conferenza stampa di presentazione del ricostituito comitato intersindacale “CSIR” della Lombardia, Piemonte e Canton Ticino e Vallese Ticino. All’incontro con il comitato dell’Inps, insieme ai sindacalisti dei frontalieri, erano presenti Luca Caretti della Cisl e Franco Borsotti della Uil. Il presidente del Comitato provinciale Inps Diego Caretti, ha ricordato che i frontalieri nel Vco sono 5.500, una forza lavorativa ed economica che va maggiormente tutelata. Il presidente del neo ricostituito Comitato sindacale transfrontaliero, Alessandro Tarpini, con il vicepresidente Andrea Puglia, hanno posto l’accento sul ruolo che il “Csir” intende svolgere per la tutela del mondo lavorativo frontaliero, nei confronti con il governo italiano e la Svizzera e l’UE. “Il consiglio sindacale interregionale frontaliero -ha dichiarato Tarpini-, è il secondo, dopo quello tra la Francia e la Svizzera, per importanza e numero dei lavoratori”. Sono quasi 100 mila i frontalieri che lavorano in Svizzera e di questi 70 mila sono lavoratori lombardi e piemontesi che prestano l’attività in Ticino e nel Vallese. “Il nostro è un organismo riconosciuto dal sindacato europeo e dai Trattati dell’Unione Europea e per queste ragioni dobbiamo meglio rappresentare i frontalieri, specie in questi tempi in cui i rapporti tra il Canton Ticino e il nostro Paese non sono al meglio. Negli ultimi anni i frontalieri del Ticino, stanno subendo una serie di provvedimenti discriminatori”. A tale riguardo il sindacato interregionale transfrontaliero chiede che il ministero degli esteri riprenda il lavoro del tavolo tecnico per discutere ed approvare lo statuto giuridico dei frontalieri. “La crescente difficoltà a cui sono esposti i lavoratori -hanno commentato gli esponenti sindacali- soprattutto nel Canton Ticino, sui temi dello stato giuridico e la protezione sociale dei frontalieri, è più che urgente”. Quanto all’accordo sul prelievo fiscale già discusso tra la Svizzera e l’Italia, non ancora però ratificato dal parlamento, i sindacati chiedono che si apportino delle modifiche al trattato discusso. Sugli indebiti chiesti dall’Inps ai 200 frontalieri, somme che vanno dai 2 mila euro ai 6.000 euro, si stimano siano circa 500 mila euro. “Chiediamo che si vari un provvedimento legislativo -hanno affermato i sindacalisti italiani presenti all’incontro con l’Inps del Vco-, per sanare gli indebiti, peraltro, come era stato proposto nell’ordine del giorno presentato dal deputato del Pd Enrico Borghi, nel 2013 e fatto proprio dal governo nazionale”.

G.P.C.

 

 

 

 

 

 

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