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Omegna ccOmunale davanti ospedale

OMEGNA- 14-07-2017- Una piacevole brezza estiva ha accarezzato i componenti del nuovo Consiglio comunale che ieri sera, giovedì 13, hanno preso parte alla prima seduta indetta dal sindaco Paolo Marchioni dinnanzi all’ospedale “Madonna del Popolo”. Accomodati nel parcheggio, sulle sedie di plastica che provenivano dall’oratorio, con le spalle al lago e lo sguardo verso uno “dei simboli  più importanti della città” come ribadito dal neo eletto sindaco e da altri “colleghi”, i consiglieri si sono confrontati civilmente senza polemiche, toni alti e faziosi, attacchi politici con una convivialità ed un senso di unione che forse nella sala “Teresio Piazza” del Forum, dove abitualmente si convoca il Consiglio Comunale, non sarebbe sorta così spontanea. Complice anche il pubblico che numeroso si è stretto intorno ai consiglieri; un pubblico che piacerebbe fosse sempre così presente. Per far fronte a quest’ultimo aspetto si potrebbe mettere in pratica la diretta streaming (ieri sera vi era la diretta televisiva a cura di Vco Azzurra Tv ndr) come suggerito da Lucia Camera, consigliere di “Omegna, si cambia!” che con Mauro Empolesi siede in minoranza. Da loro è arrivato l’unica astensione di voto, in una serata di “elezioni” continue relative ai componenti delle varie commissioni, nei confronti dell’elezione del presidente del Consiglio Comunale, individuato in Tiziano Buzio. “A Tiziano va tutta la nostra stima, non abbiamo nulla di personale -ha spiegato Empolesi. Ma preferiamo così”. A Giulio Capriata, consigliere e capo gruppo in seno al Consiglio di Forza Italia, va il merito di aver sensibilizzato la platea sull’importanza dell’ospedale cittadino. Per lui non è stata demagogia convocare il consiglio in quel luogo. Demagogia è una parola usata da Alessandro Rondinelli, consigliere comunale di minoranza del Pd che siede in consiglio con Maurizio Frisone, Rosario Oliveri e Dario Galizzi. Ma anche da Gianni Desanti, ex presidente del Consiglio Comunale nella Giunta Mellano. Capriata l’ha ripetuto più volte. “Al massimo è stato populismo- ha detto nel suo intervento il medico chirurgo omegnese che in passato ha lavorato nel nosocomio cittadino. Non credo che questa parola sia stata scritta: avrò letto male. Sarà stata pensata ma non scritta. Non possiamo dimenticare secondo me chi ha costruito questo ospedale, versando giornate lavorative. E non possiamo dimenticare i tanti operai della Cobianchi che venivano curati in questo ospedale - ha poi aggiunto- ottenendo un minuto di ricordo con tutti i consiglieri in piedi. L’ospedale di Omegna era un’eccellenza tra la fine degli anni 80 e i primi anni 90; poi sono venuti a mancare politici capaci come, invece, a Borgomanero e Verbania. Da 2002 è nato il Coq e dal 2012 si chiede alla Regione Piemonte la stabilizzazione che non arriva e l’ospedale vive con un “ok” annuale. La stabilizzazione direi che è un obbligo. I dati dicono che nel 2016 sono state ricoverate 6200 persone. Duecento sono invece le persone che vi lavorano. Alto il flusso delle persone che ruota attorno ai pazienti; per questo ci vogliono le strutture adeguate per accoglierle.” A rafforzare la tesi di Capriata, le 11 mila firme raccolte a difesa del punto di primo soccorso, lo scorso anno ricordate da Federica Pozzi, consigliere di Fratelli d’Italia: “Quelle non sono demagogia ma realtà. Erano finite in un cassetto ma adesso il sindaco le ha nuovamente tirate fuori”- ha detto Pozzi, rivolgendosi a  Alessandro Rondinelli. Lui non ha negato la sua responsabilità: “C’è una parte demagogica essere qui questa sera ma io voglio cogliere la parte costruttiva- ha detto il consigliere di minoranza del Pd che essendo il consigliere anziano, ha aperto la seduta di consigli comunale. Noi ci saremo sempre per difendere il Coq, il punto di primo soccorso, le altre tematiche legate alla città. Ci impegneremo in modo puntuale”. (L.P.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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