GRAVELLONA TOCE – 12-06-2017 – Venerdì 9 la scrittrice varesina Rossana Girotto ha

presentato "Aspettando il risveglio del drago" presso la libreria "Evolvo Libri". Si tratta di un libro del verbanese Emanuele Caretti edito proprio da "Evolvo Libri". Fino al 2014, Caretti era occupato nella piscina comunale di Verbania e l’inverno scorso ha maturato l’idea di scrivere un racconto. «Il libro del neo scrittore verbanese – ha spiegato Mario Cavigioli di "Evolvo libri" – è solo il primo di una nuova collana "Zapping" che a breve saranno editati». La scrittrice lombarda Rossana Girotto, che ha letto in anteprima il manoscritto di nove racconti, si è detta felice di presentare questa prima raccolta. «Non conoscevo personalmente Emanuele – ha subito commentato Girotto –, l’ho conosciuto tramite l’invio del manoscritto a cui ho dato alcuni consigli. Devo dire che è stata una vera sorpresa che mi ha davvero colpito molto piacevolmente. Anch’io da anni scrivo storie e pubblico romanzi – ricorda –, leggo moltissimo, faccio parte di diverse giurie di concorsi letterari, ma non è facile trovare una persona che, come Emanuele, scrive delle storie chiare, fotografiche e senza fronzoli». L’autore verbanese del libro "Aspettando il risveglio del drago", sollecitato dalla scrittrice lombarda, ha svelato al pubblico quali sono stati i motivi che l’hanno spinto a cimentarsi con la scrittura l’anno scorso: «A dire il vero prima dell’autunno scorso – ha risposto Caretti – non avevo mai pensato prima di scrivere dei racconti, anche sé fin da piccolo sono sempre stato molto affezionato alla lettura. Avevo alcune idee in testa, forse perché avevo maggior tempo libero. Il primo racconto della raccolta pubblicata – sottolinea l’autore verbanese – in realtà è il secondo che ho scritto, tra l’altro di getto. Mi è piaciuto ed ho proseguito a scrivere i successivi che hanno tutti un filo conduttore comune. Mentre scrivevo i racconti, non ho mai pensato di farli pubblicare. Sono stati gli amici e i familiari che li hanno letti a convincermi». Caretti è una persona riservata, timida e il successo riscontrato per la sua prima opera letteraria lo ha un po’ sorpreso. «Quando alcune persone che hanno letto il libro – chiosa –, si rivolgono a me con l’appellativo di scrittore, mi mettono in forte “imbarazzo” ma mi fa piacere che i miei racconti siano loro piaciuti». (G.P.C.)