GRAVELLONA TOCE – 08-06-2017 – Esplode su Facebook la polemica sul servizio di raccolta del verde a domicilio. Il giornalino comunale “Gravellonainforma” ha presentato una notizia poco gradita dai cittadini. Dal 1° gennaio 2018, il servizio di raccolta rifiuti a domicilio del verde cambierà: le grandi utenze dovranno richiedere un cassonetto di 240 chili e pagare annualmente un abbonamento di 40 euro mentre per gli altri si passerà dal ritiro di due sacchi ad uno soltanto. La decisione di apportare delle modifiche al servizio di raccolta a domicilio del verde risale allo scorso mercoledì 31 maggio. La notizia del cambiamento del servizio di raccolta del verde ha immediatamente generato una forte polemica sulla pagina gravellonese di Facebook costringendo il primo cittadino a spiegare le motivazioni di tale decisione. Il sindaco Giovanni Morandi ha dunque scritto: «Il cosiddetto rifiuto verde, ossia lo scarto vegetale prodotto nei giardini, costituisce circa il 10% dei rifiuti totali, con una produzione media di 55 chili all’anno per cittadino». Tra i motivi che hanno portato l’amministrazione comunale a cambiare e ridurre il servizio è presente l’aumento della produzione dello scarto vegetale, in relazione al suo costo. «Le utenze che producono una quantità maggiore di scarto vegetale – spiega Morandi – dovranno dotarsi di un apposito contenitore carrellato di 240 litri, il cui costo sarà di 40 euro annuo, da esporre in strada dove verrà svuotato automaticamente dagli operatori del servizio». Il sindaco gravellonese ricorda poi sia nella sua comunicazione sia sulla pagina Facebook che: «Il ritiro a domicilio del verde è un servizio aggiuntivo e non obbligatorio del comune di Gravellona Toce, a differenza di molti altri comuni. Il servizio – aggiunge – si svolge da molti anni ed il suo relativo costo attualmente è spalmato su tutte le utenze». Il dibattito acceso su Facebook ha sollevato una spinosa difficoltà: il controllo di chi acquista i sacchi bianchi e chi invece getta tutto direttamente nella discarica di via Cirla. «Nella riunione della commissione di mercoledì 31 maggio – dichiara il consigliere di minoranza Paolo Nocilla – ho proposto tutta la mia perplessità e contrarietà alla decisione presa dalla giunta Morandi. Non capisco perché si debba ridurre il servizio di raccolta a domicilio del verde e costringere chi ha un giardino a pagare 40 euro. Inoltre – aggiunge Nocilla – si vogliono tutelare i lavoratori che operano nel servizio di raccolta dei rifiuti, basterebbe che l’azienda preposta alla raccolta del verde investa di più nella meccanizzazione dei propri mezzi». (G.P.C.)