OMEGNA- 05-06-2017- Nella serata di ieri, domenica, il personale delle volanti della Questura, è intervenuta a Omegna presso la Ludoteca comunale per una segnalazione di una lite in atto. Le pattuglie venivano avvicinate da un ragazzo minorenne che in stato di agitazione riferiva di essere stato fatto oggetto di rapina ad opera di due giovani di colore ed indicava due soggetti che si stavano repentinamente allontanando alla vista degli agenti. Dopo un breve inseguimento prima in macchina e poi a piedi veniva fermato uno dei due autori. Alla vista degli agenti si sbarazzava di un telefono cellulare di proprietà della vittima e perquisito venivano trovate diverse banconote di vario taglio in particolare di una banconota di 5 euro sottratta alla giovane vittima. Durante l’accaduto il minore raccontava di essere stato avvicinato unitamente al suo amico dai due giovani di colore i quali gli prelevavano con la forza i telefonini, la banconota da 5 euro una cassa altoparlante portatile ed un paio di cuffie. Erano stati inoltre minacciati di morte qualora uno dei due ragazzi non avesse prelevato del contante e consegnato. A garanzia i due trattenevano uno dei due ragazzi. Il minore riconosceva senza ombra di dubbio il fermato quale autore della rapina a suo carico pertanto, quest’ultimo veniva tratto in arresto. L’arrestato di nazionalità Gambiana si identificava per S.A. nato 13/09/1995. Lo stesso soggetto intorno all’1.30 dello stesso giorno era stato fermato all’interno della stazione di Domodossola per controlli ed esibiva un permesso di soggiorno per richiesta asilo. Successivamente, gli operatori insospettitisi procedevano alla perquisizione su S.A. rinvenendo 18 grammi circa di marijuana. Da un attento esame del permesso di soggiorno risultava la fotografia appartenere ad altra persona. Dagli accertamenti risultava che lo stesso era stato già il 20 aprile scorso arrestato a Verbania in piazza Santa Marta da personale della locale Squadra Volante per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Foto-segnalato veniva conseguentemente tratto in arresto e contestualmente rimesso in libertà.
