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mimma moscatiello

OMEGNA- 30-05-2017- Domani, mercoledì 31, alle 18.30 è convocato il Consiglio comunale presso l’Auditorium del Forum. Cinque i punti all’ordine del giorno ma nessuno di vitale importanza da dover richiedere una seduta di Consiglio, come ritiene la candidata sindaco di Sinistra Comune Mimma Moscatiello. Di seguito la sua posizione: “Il giorno 31 maggio alle 18.30 presso il Forum è stato convocato un consiglio comunale che non ha le caratteristiche previste dalla legge. In campagna elettorale il consiglio può essere convocato solo per adottare atti urgenti e improrogabili (art. 38, comma 5, del Dlgs n. 267/00). Di fatto, si apprende dal sito del Comune che è convocato un Consiglio che prevede come ordine del giorno: adesione al progetto Sprar presentato da Lega Nord e Gruppo Misto e interrogazione urgente presentata dal Gruppo Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale avente ad oggetto: “Problemi di ordine pubblico al centro profughi di Crusinallo”. Abbiamo chiesto al Prefetto di sospendere il Consiglio proprio perché riteniamo che la discussione dei due punti sopracitati possano favorire i Consiglieri in carica di ogni schieramento politico e vi possa essere un condizionamento alla formazione della volontà popolare. Come abbiamo avuto modo di appurare il termine urgente espresso nella normativa, per come viene interpretato dal Tar Umbria, Perugia (sentenza n. 165/98) e dal Consiglio di Stato (Sezione IV, sentenza n. 3894 del 30 giugno 2006) si configura come pericolo imminente e concreto per la collettività e dalle informazioni che possediamo non risulta che siano avvenuti fatti con conseguenze di rilevanza penale in alcuno dei Centri per Richiedenti Asilo presenti sul territorio del comune di Omegna. Qualora il Prefetto decidesse di non sospendere il Consiglio Comunale chiediamo alla cittadinanza democratica, antirazzista, solidale e antifascista di presenziare al Consiglio per manifestare con una presenza pacifica, educata e silenziosa, come Omegna sia una città aperta e accogliente. Città che non respinge a priori chi scappa da guerra, povertà e mancanza di speranza e futuro. Noi riteniamo che tutti gli uomini e le donne di qualsiasi nazionalità, di qualsiasi religione, di qualsiasi cultura abbiano uguali diritti a “noi” occidentali. Noi, che abbiamo avuto la fortuna di nascere in Italia.  Perché i diritti sono di tutti, altrimenti si chiamano privilegi”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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