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Omegna nuova faro

OMEGNA-25-05-2017- Va bene investire sul territorio, va bene aprire nuove attività rilevando quelle che stanno per chiudere assorbendo anche il personale. Non va bene però quando le promesse fatte e i contratti stabiliti vengono meno e i referenti spariscono, senza lasciare spazio ad un incontro risolutivo. E’ ciò che è accaduto alla Nuova Faro, storica ditta di giocattoli,  ed ai suoi 13 dipendenti che ad oggi sono rimasti a casa, senza lavoro. L’azienda, fondata dalla famiglia Ruschetti di Germagno (Valle Strona) nel marzo 2016 è andata in liquidazione. La ditta Itrade Srl del gruppo Preziosi (noto marchio di giocattoli) si è fatta avanti affittando un ramo dell’azienda con 29 lavoratori che nel frattempo erano stati messi in mobilità. Qualcuno di loro si sistema con altre occupazioni, altri restano e alla fine in 22 firmano un contratto a tempo determinato. Invece a gennaio ci sono dei cambiamenti all’Itrade e nasce una nuova “Nuova Faro” che assume gli stessi dipendenti ( nel frattempo licenziati da Itrade) con un nuovo contratto a tempo determinato sino a luglio 2017. A fine aprile però i dipendenti, che nel frattempo sono rimasti in 13, vengono licenziati. La motivazione è il mancato superamento del periodo di prova. Ma la realtà è un’altra come racconta Alessandro Agnesa, segretario di Filctem – Cgil Vco: “ La motivazione del licenziamento è legata al Tfr ed alle condizioni legate ad esso, presenti nel contratto, che i lavoratori si sono trovati da firmare senza possibilità di chiarimenti. Non è fondato il motivo di licenziamento per mancato superamento del periodo di prova di persone che da 30 se non 40 anni lavorano in quell’azienda. Si è cercato un colloquio con Itrade e  con  la rifondata “Nuova Faro” ma senza esiti. La prima risulta con sede legale a Roma ma ad oggi è tornata indietro la mail pec che abbiamo inviato come pure la raccomandata A.R.  Ci stiamo muovendo per cercare una soluzione: sappiamo che due dei 13 dipendenti sono stati riassunti ma il “nucleo storico” è rimasto a casa. L’andamento lavorativo nella Nuova Faro da quanto sappiamo non è dei migliori: è stato venduto ciò che c’era in magazzino e la produzione è poca. Abbiamo segnalato il fatto all’Ispettorato del lavoro e  provvederemo a seguire due percorsi: recuperare i Tfr e impugnare i due licenziamenti, avvenuti da parte di Itrade e nuova “Nuova Faro”. (l.p.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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