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Ecomuseo Copertina

AMENO - 16-05-2017 - Venti anni fa, precisamente il 14 maggio 1997, nasceva

l’Ecomuseo del lago d’Orta e Mottarone l’associazione culturale che vede oggi 31 soci aderenti comprendenti amministrazioni pubbliche, associazioni private e tanti volontari. A venti anni di distanza, sabato 14 maggio presso la biblioteca di Palazzo Tornielli ad Ameno si sono spente le venti candeline ripercorrendo la storia di questa associazione voluta fortemente dall’allora provincia di Novara.  Dopo i saluti istituzionali e la vicinanza della Regione Piemonte testimoniata dalla presenza del consigliere Elvio Rostagno, relatore sulla nuova legge degli ecomusei, il pomeriggio è entrato nel vivo con il ricordo di Paolo Cattaneo, ex presidente della provincia e consigliere regionale, e ad Oreste Primatesta, presidente dell’allora consorzio Cusio Turismo, si è ricordata la figura illuminata di Franco Fornara. Tanti gli interventi del pomeriggio: Giuseppe Alemani, che ha raccontato la storia di Antonio Calderara e l’amore per il lago con il lascito delle sue opere presso la casa di Vacciago, Andrea del Duca, diretto dell’Ecomuseo, che ha narrato gli antichi mestieri ed alcuni esempi di migrazioni della popolazione del lago. A seguire la vicepresidente dell’Ecomuseo, Lidia Robba, ha mediato una tavola rotonda dal titolo molto particolare: “Ecomuseo, uno strumento per elaborare buone pratiche di sostenibilità sociale ed ambientale” dove diversi esperti tra cui  Angela Boggero e Nicoletta Riccardi che hanno raccontato la collaborazione scientifica sul progetto Orta Reloaded ed il prossimo intervento presentato a Fondazione Cariplo denominato “Ris-Orta” che vede la coltivazione delle cozze come possibile attività atta a purificare i sedimenti inerti ma ancora potenzialmente nocivi presenti sul fondo del lago. Fiorella Mattioli Carcano, presidente dell’associazione storica Cusius, ha espresso la collaborazione in atto con l’ecomuseo su progetti di ricerca storica e sulla valorizzazione dei Sacri monti, per poi concludere con il lancio di un tavolo sui sentieri proposto da Roberto Neri, sindaco di Ameno e la collaborazione molto positiva nata con la delegazione FAI di Novara rappresentata da Nicoletta Galbani. Domenica è stato il momento anche di omaggiare i soci fondatori e gli ex presidenti per l’impegno profuso e, come ultimo momento culturale, l’intitolazione della Sala Nobile del comune ad Antonio Calderara. La festa è continuata presso il Museo degli alberghieri con una cena preparata dagli chef dell’associazione. La sorpresa, annunciata durante il pomeriggio, sono stati gli auguri di Antonino Cannavacciuolo che ha pensato ad un piatto speciale per questo importante traguardo: “Riso Carnaroli timo, limone e vongole”. (S.P.)

 

 

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