GRAVELLONA TOCE- 12-05-2017- Il progetto di Interconnector Italia-Svizzera che, si pone l’obiettivo di realizzare una nuova linea di elettrodotti aerei e interrati a 380 KV di circa 220 km che, attraverserà la provincia del Vco, dal passo di San Giacomo, in alta Formazza alle città di Gravellona Toce, Baveno e Stresa, a cui anche la Giunta gravellonese, ha dato il suo parere favorevole, non piace ai consiglieri di minoranza. Il consigliere Mario Geraci della lista civica “Gravellona guarda avanti” e i consiglieri Paolo Nocilla e Marco Ronco della lista “Impegno e buon senso”, nel presentare l’interpellanza al primo cittadino Gianni Morandi, sul progetto italo svizzero di Interconnector, chiedono quali siano stati i motivi della Giunta che, in data 3 aprile, ha dato parere favorevole al progetto. Il progetto come affermano gli interroganti “è molto avversato e criticato sia dalle associazioni ambientaliste e da alcuni sindaci ossolani. Il progetto italo svizzero -dicono Nocilla, Geraci e Ronco-, è un’opera che ha un impatto ambientale devastante sia per le Alpi ossolane e la sponda ovest del lago Maggiore”. Anche la minoranza tocense punta la sua critica, per le conseguenze gravi di impatto ambientale dell’opera e le quasi inesistenti ricadute sociali ed economiche sulla comunità. Il progetto italo -svizzero infatti, prevede la realizzazione di tralicci alti 70 mt con lunghe campate di circa 90/100 metri, la costruzione di una centrale di trasformazione, tra Pallanzeno e Vogogna, per trasformare la corrente alternata proveniente dalla Svizzera. Nella interpellanza Ronco, Geraci e Nocilla, sottolineano: “Il progetto di Interconnector non darà alcun beneficio economico alla comunità del Vco. Anzi. Alla luce dei recenti studi sono numerose le patologie (anche tumorali) correlate alla esposizione ai campi elettromagnetici, comporterà inevitabili gravi conseguenze sulla salute dei cittadini”. (G.P.C.)