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Omena Consenso

OMEGNA-10-05-2017- La sanità lascia le mura di ospedali e ricoveri e si avvicina agli anziani che abitano in montagna. L’iniziativa avviene con l’AslVco che ha aderito al progetto Consenso, sperimentandolo con i residenti over 65 che abitano in 21 comuni dell’area alpina. Un servizio basato sulla figura dell’infermiera di famiglia e di comunità, una figura chiave in grado di aiutare e sostenere le persone anziane perché “la casa è il posto migliore per invecchiare”, sottotitolo del progetto presentato ieri, martedì, alle 16.30, nella sede Asl di Palazzo Beltrami a Omegna.  Consenso è acronimo di Community nurse supporting elderly in a changing society, progetto co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito del Programma transnazionale di “Cooperazione Territoriale Europea”- Interreg Spazio Alpino 2014-2020, illustrato tramite proiezioni di slide da Laura Materossi, responsabile territoriale del personale infermieristico e dei progetti. Cinque i comuni dove è già partito il progetto: Aurano, Formazza, Gignese, Macugnaga, Valstrona, i cui primi cittadini hanno preso parte all’incontro di ieri all’Asl. E altrettante sono le infermerie coinvolte: Emanuela Bianchi, Paola Di Domenico, Mimma Locatelli, Mariuccia Lodigiani, Ivana Salioponci. Positivo l’approccio tra loro e l’utenza come le stesse hanno raccontato. In alcune occasioni è sono state organizzate degli incontri informativi per avvisare la popolazione di questa nuova figura e del suo compito. “Le persone sono incuriosite, non vedono l’ora che iniziamo”- ha detto l’infermiera che opera a Formazza. L’obiettivo è quello di aiutare le persone anziane a vivere autonomamente presso la propria residenza il più a lungo possibile e prevenire, o ritardare, il trasferimento in case di riposo. Il progetto si riferisce sia a persone sane e autonome sia a coloro che sono affetti da patologie e prevede visite periodiche a domicilio da parte dell’infermiera che collabora con le strutture Asl oltre che con i famigliari. Il personale sanitario è stato debitamente formato per affrontare questo progetto e si avvale di nuove tecnologie digitali, come spiegato dal direttore del distretto sanitario AslVco Bartolomeo Ficili: “Il personale infermieristico è fornito di tablet in cui inseriti i 2500 over 65 ovvero il data base su cui si lavorerà. Le informazioni sono raccolte tramite un programma informatico elaborato dall’università di Londra.  Questi dati verranno confrontati con quelli di altri paesi dove si svolge il medesimo progetto. Tuttavia queste informazioni essendo relative all’utenza dell’AslVco resteranno anche in una banca dati dell’azienda in modo da poterli elaborare insieme ai comuni che hanno partecipato al progetto”. (l.p.) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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