GRAVELLONA TOCE- 30.03.2017-E’ stato il primario del reparto di pediatria dell’ospedale San Biagio, il domese Fabrizio Comaita, a chiudere il ciclo degli incontri per la formazione di genitori educatori, promosso dalla cooperativa Ale.mar e l’Amministrazione comunale. Martedì sera, era presente l’assessore all’Istruzione Cristina Franchi e la psicologa Rossella Grandi, già relatrice nei due precedenti incontri svoltosi nel mese di gennaio e febbraio. “L’iniziativa di tenere un ciclo di incontri pubblici sui temi della genitorialità -ha ricordato la coordinatrice delle educatrici della cooperativa “Ale. Mar” Loredana Piffero- è venuta parlando con i genitori. Questi incontri possono essere importanti non solo per i genitori ma anche per la comunità -ha poi aggiunto. Partecipando a questi appuntamenti con psicologi e pediatri si possono apprendere dei buoni consigli e pratiche corrette quando si ammalano i bambini”. Il medico domese rivolgendosi al pubblico che era composto solo da mamme e educatrici, ha preferito porsi come un “vis à vis”, al fine di conversare meglio e dialogare con il pubblico. “Oggi c’è una maggiore ansia dei genitori -ha affermato Comaita- quando si ammalano i bambini. Ciò è naturale in quanto i figli sono il bene più prezioso che abbiamo”. Il pediatra domese, oltre a parlare delle malattie infantili, non ha risparmiato le sue critiche contro chi invita a non vaccinare i bambini. “Per paradosso- ha riferito il pediatra domese- i bambini africani sono tutti vaccinati. Forse perché le mamme hanno vissuto sulla propria pelle le malattie infettive. Nel nostro Paese si sta diffondendo il pensiero di non vaccinare più i bambini, perché la somministrazione del vaccino, può compromettere la loro salute dei piccoli e ciò è sbagliato”. Secondo il pediatra, invece, il ministero dovrebbe obbligare per legge la vaccinazione di tutti i bambini, come ha fatto la regione Emilia Romagna sul morbillo. “Nel nostro Paese grazie alle vaccinazioni sono state sradicate le malattie infettive infantili. Il morbillo, invece, è una malattia che può ancora oggi causare la morte. E va sfatata la tesi di alcuni miei colleghi che consigliano i genitori a non vaccinare i bambini, perché può provocare in alcun casi l’autismo. L’autismo non si trasmette con la somministrazione del vaccino perchè è una malattia genetica. Esisteva un vaccino molto pericoloso contro la Poliomielite perché virus vivo e veniva somministrato alle generazioni nate negli anni ‘60/70, con delle gocce su zollette di zucchero, ma da decenni è stato modificato e non produce più alcun effetto collaterale ai bambini”. (G.P.C.)