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GRAVELLONA TOCE- 23.03.2017- “Riprendiamoci le parole”, è il progetto che Enrico Senesi di “Quaderni Culturali” e Mirko Zullo, dell’associazione culturale “LeGGittima Difesa”, hanno presentato nella serata di mercoledì 22 marzo, presso il salone della biblioteca civica “F. Camona”. Senesi e Zullo, con la presentazione del progetto, si propongono di recuperare una dialettica e una capacità relazionale, persa oramai da più decenni, far ritrovare il gusto delle parole, riscoprire il piacere della scrittura e del racconto. Queste le motivazioni che hanno portato Senesi e Zullo a scrivere e presentare il progetto: “E’ un progetto strutturato che si svolge attraverso degli incontri di tipo didattico e divulgativo, si rivolge a quanti avvertono l’esigenza di esprimere in modo appropriato il proprio pensiero e si sentono invece ingabbiati da nuovi e pervasivi meccanismi di uniformità e omologazione”. L’idea di Zullo e Senesi, è di diffondere il  loro progetto sia nelle scuole e tra le persone che vogliono recuperare un modo di dialogare, di relazionarsi e riappropriarsi del proprio pensiero. “Torniamo a riappropriarci, di queste benedette parole, ma soprattutto, ad essere consci del nostro pensiero -ha sottolineato Zullo-, invece di farci ingabbiare dalle imitazioni e da quanto si racconta sui social. Riprenderci la libertà del pensiero è molto bello”.  Nell’intenzione dei promotori, c’è un confine ideale però da abbattere: la “corruzione” del pensiero comune, che coinvolge, anche, le persone scolarizzate. “Con questo progetto ci poniamo la mission -ha dichiarato con forza Senesi-, di contrastare il confine dilagante della corruzione del pensiero e la tutela di un patrimonio culturale, civile e sociale”. Per rafforzarla il rappresentante dell’associazione “Quaderni culturali”, ha scomodato anche i grandi filosofi da Socrate e Platone, da Aristotele agli storici, da Seneca a sant’Agostino d’Ippona, Confucio all’abate Dinouat, a Freud e citato Umberto Eco. “Il maggior esponente italiano del concetto del “significante e significato” Umberto Eco -ha ricordato Senesi-, ha approfondito il campo disciplinare analizzandone i processi di sviluppo della comunicazione con il suo “Trattato di semiotica generale”,divenendone di fatto un importante riferimento”. La presentazione si è conclusa dopo un breve scambio di opinioni con alcune persone presenti alla conferenza, sulla questione importante della scuola e il ruolo dei docenti e i due autori del progetto.  (G.P.C.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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