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GRAVELLONA TOCE- 21.03.2017-E’ tornato a riunirsi nella serata di lunedì 20 marzo, il parlamentino gravellonese, con all’ordine del giorno tre punti: l’approvazione del regolamento comunale in materia di accesso civico e generalizzato; la richiesta da parte di un privato, per il rilascio della concessione a costruire, in deroga ai limiti di altezza, del vigente piano particolareggiato dell’area urbana centrale della crociera e, ancora, la proposta di adesione all’associazione tra enti locali e regioni, non avente fine di lucro, denominata “Avviso pubblico”, per la formazione civile contro le mafie. L’assise comunale, condiviso all’unanimità, ha deliberato: il regolamento comunale in materia di accesso civico e generalizzato da parte dei cittadini agli atti amministrativi; il rilascio della licenza a costruire e ampliare in altezza l’ex palazzina, dove negli anni passati, era ubicata la sede del comando di polizia locale in piazza f.lli Di Dio. La richiesta della proprietà ad ampliare i metri cubi della palazzina, aveva peraltro, già ottenuto il parere positivo dalle commissioni preposte. Sulla questione, il primo cittadino Gianni Morandi e il consigliere d’opposizione Paolo Nocilla, nell’esprimere il proprio voto favorevole, hanno però espresso qualche perplessità sulla estetica del progetto. Per contro, la proprietaria dell’immobile, dovrà realizzare a sue spese, un piccolo percorso pedonale tra la piazza f.lli Di Dio e la piazzetta antistante degli uffici del Cna e il bar Milano, in corso Sempione.  Approvato, sempre all’unanimità, l’adesione all’associazione tra gli enti locali e regioni “Avviso pubblico”. L’adesione all’associazione, il cui costo forfettario è stato fissato in 500 euro, consentirà al comune tocese, di promuovere e organizzare eventi per sensibilizzare i cittadini a far crescere la cultura contro le mafie, in sinergie con gli altri comuni associati. Sulla questione l’assessore Roberto Birocco ha spiegato che l’adesione della città all’associazione, di cui già fanno parte i comuni di Verbania e Baveno, consentirà di costituire un Comitato provinciale. “E’ sbagliato pensare che la lotta alla mafia -ha ricordato Birocco-, sia un problema che tocca solo le popolazioni e le istituzioni tradizionalmente del sud d’Italia. I dati sui beni confiscati alle mafie invece, denunciano che da decenni, le mafie sono presenti e diffuse in tutte le regioni del Paese, comprese quelle del nord. I beni e le attività confiscate nel territorio novarese e del Vco -ha poi concluso-sono una decina”. (G.P.C.)

 

 

 

 

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