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OMEGNA - 20-03-2017 - “Sulle tracce di di Carlomanno”, questo è il nome dato al progetto Interreg

presentato oggi ad Omegna presso la sala del Carrobio dall’assessore alla Cultura di Omegna, Alessandro Buzio, alla presenza del sindaco, Adelaide Mellano, e con l’aiuto della progettista, Marilena Roversi. Dopo i saluti istituzionali del sindaco, che ha voluto sottolineare come questo progetto sia uno tasselli fondamentali per la conversione della città da industriale a turistica e come Omegna ed il Cusio tornino ad affermare la loro centralità nel contesto europeo, la parola è passata a Marilena Roversi, che ha illustrato il progetto raccontando le fasi storiche e come questa nuova via sia un collegamento tra due altri cammini famosissimi: il cammino di Santiago de Compostela per la parte Svizzera e la via Francigena a sud di Novara, precisamente alle porte di Vinzaglio. I partner del progetto, oltre ad Omegna, capofila Italiano, sono: L’ecomuseo del lago d’Orta e Mottarone, l’associazione “Ars Uni Vco”, l’associazione “Artitalia”, il comune di Beura Cardezza, l’associazione “Historia Nostra”, l’Università del Piemonte Orientale ed il comune di Gravellona Toce. Il partner svizzero è la famosissima Abbazia di San Martin situata a Disentis nel cantone dei Grigioni. Questo cammino nato come via militare e solo in seguito diventata via di pellegrinaggio al grande pubblico è rimasto sconosciuto poiché oltre ai due incendi che hanno distrutto il grande archivio storico dell’abbazia, in particolare quello in periodo napoleonico, anche la grande frana del 1513 poco sopra Bellinzona creo un lago artificiale che si ruppe due anni dopo isolando il locarnese punto di collegamento con l’area delle Centovalli. Dai lavori d’archivio e dalla possibilità di risalire alle proprietà di alcuni edifici presenti sull’ipotetico itinerario si è potuto ricostruire il cammino che una volta realizzato entrerà, nei “Cammini d’Europa” istituiti dal Consiglio d’Europa. Il 2 maggio sarà presentato il progetto all’interno dei bandi Interreg 2014-2020 e se verrà finanziato e mantenute le tempistiche previste il progetto sarà attivato a gennaio 2018. Qui l’intervista a Marilena Roversi. (S.P.)

 

 

 

 

 

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