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coldiretti 14 gennaio270

NOVARA- 14.01.2017- Comunicato stampa: “C’è l’assicurazione di una ‘massima attenzione’ da parte dei vertici del Parco del Ticino e del Lago Maggiore al problema dei danni da fauna selvatica, un segnale che è accolto come positivo dai vertici di Coldiretti di Novara-Vco “che dà una prima risposta alle richieste che, anche in questi giorni, sono sempre più numerose da parte degli imprenditori agricoli delle due province e, in particolare, degli areali che insistono sul territorio del Parco”. Un tema centrale, che non poteva non essere in primo piano nell’incontro che Sara Baudo – da poche settimane alla presidenza di Coldiretti Novara Vco – ha avuto ieri pomeriggio insieme al direttore Maria Lucia Benedetti con i vertici del Parco, il presidente Adriano Fontaneto e il direttore Adriano Franchina. Presenti anche il consigliere Paolo Seitone, espressione del mondo agricolo all’interno del Parco del Ticino, e il responsabile dell’attività venatoria di selecontrollo Angelo Ongaro, nonché i capi squadra che svolgono tale mansione. Il presidente Baudo ha chiesto “un impegno più incisivo e azioni ulteriori a mitigazione degli ungulati, da attuarsi in primis con un copioso calendario di piani di abbattimento con tecnica di girata e incentivazione delle azioni di selecontrollo dalle altane presenti sul territorio. Ma siamo aperti a confrontarci su ogni possibile azione che sia realmente contenitiva del problema, incoraggiati dal fatto che Adriano Fontaneto fu il primo presidente del Parco, poco dopo il suo insediamento, a parlare di eradicazione: è un’attenzione al ruolo degli spazi e delle attività rurali che abbiamo davvero apprezzato”. Non è tutto: altrettanto positiva è stata la disponibilità, espressa dai selecontrollori, nell’affrontare piani di intervento condivisi e su puntuale segnalazione da parte del mondo agricolo.

La promozione del ruolo dell’agricoltura in Area Parco

L’incontro di ieri pomeriggio ha offerto anche l’occasione per un primo confronto su “nuovi possibili progetti da condividere, che mettano al centro la promozione del territorio rurale del Parco del Ticino e del Lago Maggiore con i suoi prodotti, le sue tradizioni e, soprattutto, l’attività delle imprese agricole che, operando sullo stesso, ne guidano lo sviluppo, nei fatti e quotidianamente”.

Fauna selvatica: “un problema da risolvere, non più procrastinabile”

Anche nelle ultime settimane si sono ripetute le segnalazioni delle continue invasioni nei campi agricoli, che destano particolare preoccupazione “soprattutto in vista delle prossime semine e della prossima primavera, quando ciclicamente il problema inizia ad assumere ancor più virulenza: è una questione non più rimandabile, occorre dare risposte sia alle imprese agricole, sia ai cittadini che chiedono più sicurezza: pensiamo ai sempre più numerosi incidenti provocati dai selvatici, o alle incursioni nei giardini privati delle abitazioni situate ai margini dei centri urbani… senza contare che ormai i cinghiali raggiungono anche le nostre città, come successo nei mesi scorsi a Torino e nella stessa Novara”.(l.p.)

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