QUARNA SOTTO- 16.12.2016- Ci sono incentivi e facilitazioni se avverrà la fusione tra i comuni di Quarna Sotto e Quarna Sopra, amministrativamente separati poco dopo la fine della seconda guerra mondiale dato che il regime fascista ne aveva imposto, come in tante altre realtà italiane, l’unione sotto un unico comune: Quarna. Si è però parlato di fusione e non di unione, facendo bene attenzione a differenziarne il significato, ieri sera, giovedì 15 dicembre, nell’ambito dell’assemblea pubblica indetta dal sindaco Paolo Gromme, assieme ai colleghi amministratori, nell’auditorium del museo di storia quarnese. Un incontro voluto per mantenere una promessa fatta in campagna elettorale, che prevedeva appunto di affrontare l’argomento con la popolazione ad elezioni avvenute. La scelta della fusione, come illustrato dall’assessore al Bilancio Alberto Casotti, porterebbe nelle casse della nuova entità locale, significative somme in termini di contributi statali e regionali, derivati da calcoli precisi, fatti in base ai bilanci e dal numero di abitanti che farebbe riferimento non agli attuali residenti ma a quelli registrati nel censimento del 2011. Per rendere effettivo tutto questo i passi da seguire consistono inizialmente nell’affrontare, come è avvenuto ieri, l’argomento in assemblea pubblica. Segue la votazione in Consiglio comunale e la spedizione in Regione la quale decide di passare al referendum. Se il risultato è favorevole si può procedere allo scioglimento delle amministrazioni a cui farebbe capo un commissario sino alle elezioni del nuovo sindaco. Un iter che, se partisse dalla fine del 2016 vedrebbe il suo compimento nell’anno 2018. Oltre a questo argomento Gromme assieme ai consiglieri ha presentato al pubblico presente in sala, i risultati dei primi sei mesi di attività amministrativa motivando le scelte compiute e gli interventi di prossima esecuzione. Inoltre, con l’aiuto di slide, ha illustrato nei dettagli il progetto “Riapriamo la Grassi!”.(l.p.)