GRAVELLONA TOCE-25.09.2016- Dietro ad un sito archeologico c’è tanto studio, competenza, continua preparazione e molta dedizione. La visita guidata al Castello del Motto di ieri pomeriggio in città, è servita per far conoscere a grandi e piccoli cosa significa essere archeologo e in cosa consiste questa professione. L’evento è stato organizzato in occasione della Giornate Europee del Patrimonio 2016 (acronimo Gep) a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli e in collaborazione con l’Amministrazione comunale e l’Università degli Studi di Torino. Questa manifestazione, acui aderisce il Ministero dei Beni e delle Attività Culturale e del Turismo, è promossa ogni anno dal Consiglio d’Europa, con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee. Una grande partecipazione di pubblico dalle 14 alle 17 ha preso parte alla presentazione nel verde parco di Villa Albertini accolti dai componenti dell’associazione culturale e archeologica “Felice Pattaroni” assieme ai giovani universitari del dipartimento di Studi storici coordinati dal professor Paolo De Vingo. Dopo una prima spiegazione ed illustrazione degli attrezzi usati dall’archeologo per scoprire, classificare, misurare e descrivere ciò che viene studiato gli studenti hanno accompagnato a piccoli gruppi i visitatori che, curiosi, hanno apprezzato questo parte di Gravellona sconosciuta ai più, da cui si gode un bellissimo panorama. Proprio in prossimità del sito è stato posato un panello illustrativo che racconta gli studi compiuti sino ad oggi. “Speriamo che tra qualche anno la ricerca porti delle novità, così potremo modificare il pannello- ha aggiunto Francesca Garanzini rappresentante della Soprintendenza anche lei coinvolta nel ruolo di guida. “Abbiamo trovato una bella collaborazione con gli amministratori di Gravellona Toce sia attualmente che in passato- ha aggiunto. Sappiamo che si impegneranno affinché queste informazioni vengano viste. Si deve capire che questo è un sito con una valenza culturale e va trattato con rispetto”. Alle 18, al termine delle visite, nella sala la piano superiore della biblioteca comunale “F. Camona” Garanzini assieme a De Vingo ha avuto ancora occasione di parlare dell’aspetto storico della città nella conferenza intitolata “Una storia che si rinnova: progetti in corso e nuovi dati archeologici da Gravellona Toce”, illustrando i risultati scientifici dello scavo archeologico. Presenti anche il vice sindaco Anna Di Titta con gli assessori Paolo Ciana e Roberto Birocco. Inoltre è stato illustrato l’avvio del progetto “Memorie dal passato. Gravellona Toce e i tesori archeologici ritrovati” finanziato da Fondazione San Paolo con un contributo di 48.300 euro. L’Amministrazione si appresta infatti a realizzare un progetto che, nei prossimi due anni, ha l’ambizioso obiettivo di far rinascere il vecchio museo cittadino ospitando una mostra innovativa in 3D sull’insediamento e la necropoli pre-romana e romana indagati in passato sul territorio comunale, custodendo e valorizzando i ritrovamenti degli scavi al Castello, promuovendo attività divulgative, laboratori didattici e cicli di conferenze su tematiche aperte a tutti.