CASALE C.C. – 13.09.2016 – Era la sera del 25 ottobre 2013
e, poco dopo le 22, alcuni residenti di Casale Corte Cerro videro fasci di luce muoversi all’interno di un cantiere edile chiuso. Pensando si trattasse di malintenzionati chiamarono la polizia, che intervenne con una Volante e sorprese, mente uscivano dalla proprietà, tre persone: Simone De Leo che reggeva il proprio cane, Nicola Russo, e Elena Dall’O che aveva in braccio un bimbo di pochi mesi. Agli agenti i tre raccontarono che, ospiti di De Leo (che abita lì vicino) erano usciti a fare due passi portando il cane che si era liberato fuggendo nel cantiere e che avevano recuperato cercandolo con i flash dei cellulari. La versione, ritenuta plausibile degli agenti, fu messa in discussione quando l’impresario che stava lavorando nel cantiere, l’indomani, disse che i secchi di materiale elettrico e cavi trovati vicino all’ingresso e in un’altra zona non li aveva messi lì lui. Sospettando che i tre volessero rubarli li denunciarono. Finiti a processo e difesi dagli avvocati Alberto Pelfini, Giovanni Giacovelli e Melissa Ruberto sono stati assolti per non aver commesso il fatto dal giudice Marta Perazzo su richiesta dello stesso pm Maria Portalupi.