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OMEGNA – 28.05.2016 – La sanità torna a infiammare

il dibattito politico. La chiusura notturna del pronto occorso del “Madonna del popolo” ha innescato proteste e prese di posizione che stanno agitando la comunità cusiana. Sul piano politico la prima scaramuccia è arrivata appena finita la riunione in cui l’Asl ha comunicato lo stop notturno dal 6 giugno. A innescarla Carlo Quaretta, sindaco di Quarna Sopra che, nel relazionare sull’incontro, ha rivendicato il suo no espresso ai tecnici della sanità ma anche sottolineato il sì dei sindaci di Verbania, Domodossola e soprattutto Omegna (assente il primo cittadino di Premosello). Maria Adelaide Mellano ha smentito di aver acconsentito ma di essersi limitata a prendere atto della decisione, che non spettava a lei. Quaretta ha poi precisato che in effetti non si era votato ma che, in sostanza, il silenzio dei colleghi sindaci valeva un assenso.

La notizia s’è poi diffusa e ha subito fatto muovere il comitato nato per tutelare la sanità omegnese, che ha in poche ore ha chiamato a raccolta la piazza, la stessa che ha raccolto oltre 7.000 firme per la salvaguardia dei servizi sanitari nel Cusio. L’appuntamento è per il 1° giugno alle ore 20,30 dal piazzale dell’ospedale. 

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