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OMEGNA – 11.05.2016 – Incendio doloso.

È questa l’accusa che la Procura di Verbania contesta a Nunzio Maggiore, operaio con una borsa lavoro per la Comunità montana Cusio Mottarone che l’anno scorso fu coinvolto in un incendio boschivo. Il 2 aprile le fiamme partite dalla zona pic nic del monte Zuoli mandarono in fumo tre ettari di bosco e richiesero parecchie ore di lavoro – con l’impiego di personale e mezzi – per essere domate. La Forestale che indagò le cause dell’incendio individuarono in Maggiore, colui che aveva lanciato l’allarme telefonando al 115, l’autore dell’imprudenza dalla quale era nato il rogo. L’imputato, difeso dall’avvocato Antonello Riccio, nel testimoniare in aula ha respinto ogni addebito, raccontando che della squadra di tre operai dislocata al Monte Zuoli per un’opera di pulizia, lui s’era occupato di rimuovere le sterpaglie e di portare legna minuta nelle cataste vicino ai barbecue dell’area pic nic. Ha negato di aver acceso un fuoco e ha spiegato d’aver visto – prima di scorgere il fumo e le fiamme – alcuni ragazzi che girovagavano in zona. Il processo è stato aggiornato al 10 giugno per sentire gli ultimi testimoni.

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