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GRAVELLONA T. – 03.04.2016 – Un anno e otto mesi

per simulazione di reato. Si chiude con una condanna il processo a carico dell’imprenditore di Gravellona Antonio Zavettieri, che nel settembre del 2012 aveva denunciato il furto, avvenuto alla stazione di Arona, di una Mercedes classe E – una berlina di lusso – acquistata in leasing dalla sua società. Quel furto, in realtà, non è mai avvenuto, perché il veicolo era stato portato in Ucraina ben prima che l’uomo si recasse dai carabinieri della stazione tocense. A far emergere l’episodio era stata l’Unipol, la compagnia assicurativa alla quale era stato chiesto il risarcimento per l’auto sparita e che, come da prassi per vettura di quel valore, aveva avviato un’indagine tramite un’agenzia privata specializzata. Proprio l’agenzia ha scoperto i passaggi, registrati nelle dogane dell’est Europa, della Mercedes, che è entrata in Ucraina e da lì non è mai uscita. Per Zavettieri, difeso dall’avvocato Daniela Melfi, il pm aveva chiesto 9 mesi, ma il giudice ne ha comminati 20, oltre a 5.000 euro di provvisionale come risarcimento a Unipol, costituitasi parte civile. 

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