VCO - 24-2-2025 -- I sindaci Alessandro Monti (Baveno), Daniele Berio (Omegna), Gabriele Falcioni (Casale Corte Cerro), Giovanni Morandi (Gravellona Toce) e Marcella Severino (Stresa) lanciano un forte appello all'unità sulla questione sanitaria nel VCO, in risposta alle recenti notizie sulla possibile presenza di un solo DEA nel territorio.

"Un ospedale senza DEA non è di fatto un ospedale, ma poco più che un grande ambulatorio", sottolineano gli amministratori dell'Unione Montana Cusio Mottarone, evidenziando come la presenza di tutti i servizi e reparti sarebbe concentrata esclusivamente nella struttura dotata di DEA.

Secondo i sindaci, la soluzione di un DEA unico, sia esso collocato a Domodossola o a Verbania, creerebbe significativi disagi: nel primo caso, si rischierebbe di "consegnare" migliaia di cittadini del Verbano e del Cusio all'ASL di Novara, all'ospedale di Borgomanero o alla sanità lombarda e privata, oltre a lasciare scoperta un'area ad alta affluenza turistica estiva. Nel secondo caso, si accentuerebbe l'isolamento sanitario dell'alta Ossola.

Gli amministratori esprimono inoltre disappunto verso il governo regionale, che "conosceva da tempo" la possibilità di ottenere un solo DEA per il territorio. La loro proposta è chiara: evitare una "guerra tra territori" che danneggerebbe la sanità pubblica nel VCO, optando invece per "un nuovo efficiente, moderno, unico ospedale baricentrico".

L'appello si unisce a quello già lanciato da circa 50 sindaci, medici, personale sanitario e rappresentanti delle categorie economiche, sociali e sindacali. "Questa è l'ultima fermata", concludono i primi cittadini, avvertendo che la scelta della Regione Piemonte di procedere con la ristrutturazione dei due presidi con un solo DEA "sarà la pietra tombale su un modello di sanità pubblico efficiente".