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OMEGNA - 1-11-2024 -- Solleva molti quesiti e mette in risalto numerose criticità legate alla presenza del lupo nel territorio e alla sua gestione, l'episodio accaduto nella notte di lunedì a Cireggio di Omegna.
Un prato recintato, nei pressi della chiesa parrocchiale, tra le case. Nel recinto ci sono tre animali di proprietà della macelleria Rinaldi: due pecore e un montone. Al mattino il proprietario trova una pecora sbranata ed il montone agonizzante a cui il predatore ha spolpato completamente una zampa posteriore. L'animale è vivo, ma della zampa posteriore sono rimaste solo le ossa. L'unica altra pecora presente si è salvata. Ma non è finita qui. Il Comitato di salvaguardia degli allevatori riferisce in una nota: "Il proprietario degli animali al mattino trova la strage e cerca invano asl, carabinieri. L'asl arriva solo alle 17. Il proprietario, cacciatore provetto, chiede di sopprimere subito il montone agonizzante ma viene invece obbligato a sopprimerlo con iniezione di un altro veterinario che giungerà ancora dopo qualche ora con ulteriori sofferenze per l'animale, e costi. Alla esplicita richiesta di un prelievo per la ricerca del dna del lupo, i tecnici asl dicono che non è di loro competenza. Non è stato rilasciato nessun verbale del sopralluogo. Il proprietario gli sembra di ricordare che abbiano barrato la casella del verbale con 'canide lupoide'. 
Il proprietario si è rivolto al comune di Omegna esponendo le sue preoccupazioni, ha anche contattato il consiglio di quartiere che metterà all'ordine del giorno la problematica".

 


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