1

omegna ponte

 

 

OMEGNA - 5-8-2024 --  Domenica 4 agosto 2024: una data che resterà nella storia della città di Omegna, una giornata bella e ricca di emozioni durante la quale è stato riaperto  e restituito alla città il ‘Ponte Antico’.

Ieri, in occasione della festa della Madonna della Neve, dopo la S. Messa solenne delle ore 10, sono stati inaugurati ufficialmente gli importanti  lavori di restauro che hanno donato nuovo lustro al ‘Ponte Antico’, una pregevole opera tanto cara agli omegnesi.

Dopo 99 anni ha riaperto al pubblico questa storica costruzione  restaurata con il progetto ‘Valorizzazione dell’area Ponte Antico, incipit del circuito culturale Omegna Medievale’ di Fondazione Cariplo, con i contributi del Comune di Omegna, della Parrocchia S. Ambrogio, di Fondazione Comunitaria del VCO, del Lions Club Omegna, di tanti benefattori, delle associazioni ed enti omegnesi che hanno aderito al progetto e lo hanno sostenuto attivamente in questi anni.

Il progetto, nel suo complesso, ha visto i lavori svilupparsi in due fasi: nel 2019 si sono  conclusi il restauro della chiesa di Madonna della Neve e la realizzazione del  percorso devozionale; nel 2023 è terminato il restauro  del ‘Ponte Antico’ e l’integrazione per la sua percorribilità.

Il costo complessivo a consultivo è stato pari a € 361.500,00, con un contributo di € 171.000 da parte di Fondazione Cariplo, € 143.000,00 del Comune di Omegna, € 10.000 dal Lions Club di Omegna, e € 37.500,00 della Parrocchia conferiti da diversi benefattori e donazioni mediante specifiche attività di raccolta fondi.

Significativo è stato  il coinvolgimento di volontari di diverse associazioni locali nella pulizia e manutenzione del verde nell’area: tra i tanti che hanno collaborato spiccano gli Gnomi del Mastrolino, la Protezione Civile sezione Omegna, il Gruppo Scout AGESCI di Omegna, l’associazione di quartiere Borca.

La partecipazione al Bando Emblematico Minore di Fondazione Cariplo è stata coordinata dagli architetti Baldioli e Ciuffo che, oltre all’aspetto gestionale e rendicontativo, hanno progettato e diretto i lavori di restauro della chiesa campestre Madonna della Neve e del percorso devozionale.

L’intervento sul ponte monumentale, è stato progettato e diretto dallo studio associato Jurina e Radaelli di Milano: “L’intervento ha interessato il consolidamento dell'arcata superstite in precario stato di conservazione e di equilibrio statico, mediante iniezioni consolidanti di malta di calce strutturale, interventi puntuali di ‘scuci-cuci’ della muratura. L'arcata di nuova realizzazione si è impostata da un lato sui resti murari di quella antica, in corrispondenza della pila centrale, e su una nuova fondazione in micropali infissi nel terreno, sulla sponda opposta. La scelta della ricostruzione del nuovo arco, valutate in fase di progetto molteplici geometrie e materiali, è ricaduta sul calcestruzzo armato, con l'intento di garantire la necessaria sicurezza strutturale, la durabilità nel tempo e soprattutto la ‘massività’ del nuovo arco, in continuità con quanto già offerto dalla vicina arcata storica in pietra”.

“In un tempo in cui si è tornati a costruire muri e distruggere case con l’odio e la violenza, il paziente lavoro di ricostruire ponti è decisamente significativo e importante - sottolinea don Gian Mario Lanfranchini, parroco di Omegna e promotore del progetto.- Il complesso monumentale e ambientale in località ‘Ponte Antico’ è uno dei luoghi spirituali e vitali per il territorio di Omegna posto tra il Cusio e la Valstrona, importante sia per la sua storia, sia per il valore simbolico.  La comunità locale ha unito gli sforzi, sostenuta dalla Fondazione Cariplo, ha fatto un passo importante: insieme, unendo le forze, abbiamo salvato un bene monumentale riconosciuto a livello nazionale; così abbiamo dimostrato che lavorando in squadra si possono affrontare i problemi e trovare le soluzioni possibili”.

Il progetto, voluto per iniziativa dell’amministrazione dell’avv. Paolo Marchioni, è stato rilevante per la salvaguardia di un bene comune ed emblematico, quale patrimonio storico-culturale locale.

I lavori sono da completare con il rivestimento in pietra come da progetto approvato dalla Soprintendenza per il quale sono necessari ulteriori fondi; oggi il ponte è fruibile al 90%, ma servono alcuni interventi di completamento per lo sbarco sulla sponda orientale e per la messa in sicurezza del sentiero che conduce fino al cimitero.

 

 

 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.