ORTA SAN GIULIO - 12-07-2024 -- Sono stati presentati ufficialmente da "Goletta dei Laghi" di Legambiente, a Orta San Giulio i dati dei monitoraggi sul lago Maggiore e d’Orta. Da questi emerge come siano "fortemente inquinati" cinque dei dieci punti campionati sul Maggiore e un punto su quattro sul lago d’Orta
Per quanto riguarda la sponda piemontese del lago Maggiore: su dieci punti campionati da Goletta dei Laghi tra la provincia azzurra del Verbano-Cusio-Ossola e di Novara, ben cinque punti sono risultati fortemente inquinati (sfioratore a lago su lungo-lago Marconi a Stresa, le foci del fiume Toce in località Fondotoce, del torrente San Giovanni in località Intra a Verbania, del torrente Vevera ad Arona e del fosso Arlasca, al confine tra Arona e Dormelletto.
Diversa la situazione sul lago d’Orta dove, sempre tra le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola, su quattro punti analizzati tra l’1 e il 3 luglio, solo uno mostra concentrazioni microbiologiche ben oltre il doppio del limite consentito. Si tratta della foce Fiumetta in località Bagnella a Omegna. Su questo bacino lacustre, Goletta dei Laghi ha inoltre monitorato come “osservato speciale 2024” anche la foce del torrente Scarpia a San Maurizio d’Opaglio, risultata fortemente inquinata nei monitoraggi effettuati dai tecnici e dai volontari Legambiente nei mesi di aprile e maggio, confermando le criticità già riscontrate nelle analisi degli anni precedenti.
Tra il 1° e il 3 luglio, i volontari e le volontarie di Legambiente hanno campionato 14 punti tra il lago d'Orta e la sponda piemontese del lago Maggiore. Sulla sponda piemontese del lago Maggiore sono stati campionati dieci punti: due in lago e otto in foci di torrenti o fiumi. Di questi punti, cinque sono risultati fortemente inquinati, e sono: lo sfioratore a lago su lungo-lago Marconi a Stresa, le foci del fiume Toce in località Fondotoce, del torrente San Giovanni in località Intra a Verbania, del torrente Vevera ad Arona e del fosso Arlasca, al confine tra Arona e Dormelletto. Gli altri cinque punti, ossia le foci dei torrenti San Bernardino in località Intra a Verbania, Selvaspessa a Baveno, lo sfioratore del rio San Luigi in largo caduti di Nassirya ad Arona, la foce del fiume Erno a Lesa e il nuovo punto introdotto quest’anno collocato presso la foce del torrente Tiasca a Meina sono risultati entro i limiti di legge.
Il dettaglio delle analisi microbiologiche effettuato sulle acque del Lago d’Orta. Per quanto riguarda il lago d'Orta, sono stati campionati quattro punti tra il 1° e il 3 luglio: tre foci di canali o fiumi e un punto a lago. Di questi punti, uno è risultato fortemente inquinato, quindi con concentrazioni di escherichia coli o enterococchi intestinali molto più elevati dei limiti di legge. Il sito del campionamento risultato ben oltre i limiti è la foce Fiumetta in località Bagnella a Omegna . Gli altri tre punti (sfioratore lungo-lago a San Maurizio d'Opaglio, le foci dei torrenti Pellino a Pella e Pescone a Pettenasco sono invece risultati entro i limiti di legge. Nota positiva: la foce del torrente Pescone, dopo tre anni di risultati al di sopra dei limiti di legge, quest'anno è risultato entro i limiti, al contrario della foce del Fiumetta che lo scorso anno era risultato entro i limiti, ma quest'anno è fortemente inquinata.
Quest’anno il monitoraggio dei tecnici e delle tecniche di Goletta dei Laghi si arricchisce con gli “osservati speciali”, ossia i punti storicamente critici per i quali Legambiente ha deciso di affiancare la sensibilità e l’attenzione delle autorità ed enti competenti, ripetendo i prelievi anche nei mesi che precedono il passaggio della campagna, a supporto della fotografia scattata nei mesi estivi. Per il Piemonte l’osservato speciale è il torrente Scarpia, a San Maurizio d'Opaglio, per il quale i prelievi di aprile e maggio hanno confermato le criticità rilevate nei monitoraggi effettuati negli anni passati. Da troppo tempo perdura una situazione di forte inquinamento del torrente, le cui cause devono essere indagate da chi ci competenza.