SARZANA – 28-04-2024 – Arrivano dalla Liguria, come già era successo nel 2021 in occasione del campionato vinto, i punti decisivi, questa volta per la certezza della salvezza, che mancavano al Gozzano. I rossoblù di Espinal Vinicio hanno infatti vinto 1-2 al Miro Luperi di Sarzana contro la già tranquilla Fezzanese, salendo così a quota 44 in classifica, un punteggio che permette di conquistare la permanenza nella categoria con 90 minuti di anticipo e senza nemmeno dover guardare agli scontri diretti.
In vantaggio al17° grazie a un rigore trasformato da Cappellupo i cusiani hanno tremato al 59° quando alla Fezzanese è stato annullato un gol per fuorigioco che era stato realizzato da Baudi. Pochi minuti e Schimmenti, al 62° raddoppiava per il Gozzano, che controllava agevolmente almeno fino minuto 87 quando con un secondo rigore assegnato dal signor Marco Schmid di Rovereto arbitro dell’incontro veniva realizzato da Santeramo. I ragazzi della Presidentessa Onoraria Marilena Fornara Allesina però non si scomponevano e la partita si chiudeva sul punteggio di 1-2 permettendo al Gozzano di festeggiare la salvezza con 90 minuti di anticipo e poter iniziare a pensare in modo molto più sereno alle celebrazione del centenario dalla fondazione. (FAB)
Fezzanese - Gozzano 1 – 2 (0-1)
MARCATORI: 31' pt Rig. S. Capellupo (G), 17' st E. Schimmenti (G), 41' st Rig. S. Santeramo (F)
FEZZANESE: D. Salvalaggio, N. Guelfi, A. Bianchi, L. Gabelli, S. Santeramo, L. Cecchetti, R. Zarrouki, M. Bruccini, G. Lunghi, A. Baudi, F. Scieuzo
A disposizione: M. Gaggini, M. Giampieri, N. Banti, G. Lazzoni, F. Beccarelli, F. Cantatore, L. Mariotti, F. Del Bello, M. Stradini
All: Cristiano Rolla
GOZZANO: A. Vagge, S. Pennati, E. Rao, T. Graziano, S. Capellupo, K. Fragomeni, E. Schimmenti, R. Ferrari, A. Infantino, A. Dalmasso, V. Lettieri
A disposizione: L. Stangoni, M. Di Giovanni, R. Gemelli, F. Cento, L. Piraccini, V. Kolpachov, F. Di Paola, E. Ferrari, N. Bianchi
All: Espinal Vinicio
Arbitro: signor Marco Schmid di Rovereto
Assistenti: signori Stefano Orlando di Torino e Ivan Melnychuk di Bologna