OMEGNA - 7-3-2024 -- Straordinario recupero di materiale bellico questa mattina dalle acque del lago d'Orta, a Omegna. Grazie al ritrovamento di due subacquei Gianfranco Mazza e Simon Bacchetta, i sub della Marina Militare hanno ripescato a pochi metri dalla riva 32, forse 33 tra bombe, proiettili di mortaio, pezzi di artiglieria pesante oltre a svariate parti di bombe. Gli ordigni, costituivano sicuramente un pericolo, uno di questi si trovava a soli cinque metri di profondità: "Non voglio pensare cosa sarebbe potuto accadere se una barca avesse lanciato un'ancora e colpito la bomba", racconta Gianfranco Mazza. In questi casi c'è sempre un margine d'incertezza, forse quel materiale non sarebbe esploso, ma in caso di "botto" delle vite si sarebbero potute trovare in serio pericolo. È per questo che, subito dopo l'avvistamento, i due sommozzatori hanno immediatamente avvisato i carabinieri di Omegna che hanno messo in moto la macchina del recupero e, stamattina, gli uomini della Marina Militare vi hanno provveduto. Il materiale esplosivo è stato poi preso in custodia dai militari del "genio guastatori" dell'Esercito per le operazioni di brillamento. Probabilmente quei residuati risalgono al tempo della ferriera di Omegna, quando poteva capitare di trovare tra i "rottami" da fondere dei reperti bellici. Qualcuno avrebbe pensato a disfarsene nella maniera più facile: riversandoli nel lago.
I due sub non sono affatto nuovi a questo tipo di ritrovamenti che hanno compiuto numerose volte. Solo due mesi fa, nel lago di Mergozzo, in un altro punto prossimo alla riva, dunque particolarmente pericoloso, hanno identificato e consentito il recupero di 4 ordigni di Prima e Seconda guerra mondiale. Ma questi due esperti sommozzatori svolgono una vera e propria opera di volontariato, anche in altri punti d'Italia. Sono stato loro gli artefici del ritrovamento, nel lago di Como dei resti di una partigiana; mentre proprio nel lago d'Orta, nel 2017 identificarono un furgoncino finito nel lago 30 anni prima, all'interno i resti di due uomini dei quali si erano perse le tracce.
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