OMEGNA-12-01-2024-- Il 2023 è stato un anno d’oro per l’oratorio Sacro Cuore di Omegna, un luogo di aggregazione e di riferimento per la comunità, una realtà aperta a tutti dove giorno dopo giorno, in un clima di accoglienza e di dialogo, nascono e si diffondono esperienze di volontariato sociale e dove si forma lo spirito di appartenenza alla comunità: “I ragazzi si sono impegnati in maniera esemplare e durante tutto l’anno la partecipazione è stata tanta e molto bella -commenta don Luca Longo.- Nel 2023, oltre alle tante attività ordinarie, c’è stato il grandissimo evento della GMG che ha coinvolto più di 40 ragazzi, quest’esperienza mondiale che abbiamo vissuto a Lisbona è stata importantissima a livello spirituale ma anche dal punto di vista culturale, artistico e turistico.
Il nostro oratorio è proprio bello e ad Omegna, ma anche nel resto del Cusio, sto constatando un grande interesse verso la pastorale giovanile.
Il 2024 è iniziato con l’evento dell’Epifania: alcuni animatori hanno interpretato Maria e Giuseppe della Sacra Famiglia e i Re Magi e l’intera giornata, caratterizzata anche da un ottimo pranzo e dalla tombola, è stata vissuta con entusiasmo da tante persone.
Da ottobre dello scorso anno stiamo pensando al nostro carro di carnevale e in questi giorni i preparativi sono in pieno svolgimento: c’è una sarta che ci aiuta per i costumi, c'è chi allestisce le parti più tecniche… ognuno ha un compito e nel complesso quella che stiamo vivendo è una bella esperienza in cui si riuniscono, in un clima di attiva collaborazione, tante forze diverse. Proprio in occasione del carnevale presenteremo alla città il nostro tema per l’estate 2024 con i vari centri estivi e campi scuola.”
Don Luca Longo, anima del Sacro Cuore di Omegna, anticipa alcuni dettagli che riguardano un importante progetto: “Il parroco don Gianmario Lanfranchini, insieme ad un'equipe dell'oratorio, sta pensando ad un progetto emblematico mirato alla sistemazione dell'area vecchia dell'oratorio e dell'area feste esterna per rendere la nostra realtà omegnese sempre più abitabile e accogliente. Un oratorio deve parlare di vita e deve essere al servizio delle esigenze di ritrovo e di scoperta di sé dei ragazzi. Questa è la grande sfida che abbiamo in mente.”
Particolarmente significativo è il pensiero con cui don Luca conclude l’intervista rilasciata alla nostra testata giornalistica NEWS24: “Vorrei portare una Chiesa viva all'interno della storia di vita di ogni ragazzo, una Chiesa presente capace di parlare ai loro sentimenti. I giovani hanno bisogno di persone che ci siano per loro e stiano loro accanto con cuore sincero, con cuore bello”.
r.a.